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2012/08/10

Tante novità da Curiosity

Credit: Henry Payne.
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “giocat65” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Nuova infornata di immagini da Marte. Man mano che arrivano, vengono pubblicate qui presso il sito del Mars Science Laboratory.

Nella concitazione dell'atterraggio è stato perso un po' di vista il primo risultato scientifico della missione: la misurazione delle radiazioni interplanetarie, che oggi sono uno degli ostacoli pratici più impegnativi per una missione umana su Marte e sono quasi impossibili da simulare in laboratorio. Nel corso dei mesi di viaggio dalla Terra verso Marte, la sonda ha misurato queste radiazioni, e in particolare la loro penetrazione dentro il guscio protettivo del veicolo, come se ci fosse stato dentro un astronauta. I primi risultati sono abbastanza confortanti, anche se i cinque eventi solari che hanno superato le protezioni fanno pensare.

Tutti questi dati arrivano da Marte via radio, e Curiosity è parzialmente comandata via radio dalla Terra. E se qualcuno decidesse di sabotarla? Quanto sarebbe difficile? Molto per dei vandali, poco per una potenza straniera, e ci sono vari modi per riuscirci. Ammesso che non sia già stato fatto con altri veicoli spaziali. I dettagli sono su PCMag.

È arrivata la prima panoramica a colori dell'area intorno a Curiosity:

Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS
L'immagine copre 360 gradi ed è stata realizzata assemblando 130 foto a bassa risoluzione (144x144 pixel). Le chiazze grigie sono prodotte dallo scarico dei razzi di discesa e rivelano il vero colore del suolo marziano, che è principalmente roccia basaltica grigia; la colorazione rossiccia deriva dalla polvere di ossido di ferro che ricopre buona parte del pianeta. La versione a massima risoluzione è scaricabile qui. Un'altra bella panoramica, composta amatorialmente e a maggiore risoluzione (4476x1629), è qui su Martian Vistas, che ha anche delle panoramiche 3D.

Phil Plait di Bad Astronomy ha notato che in questa foto si nota il cosiddetto heiligenschein: una sorta di alone chiaro o aureola intorno all'ombra della fotocamera al centro dell'immagine. È un fenomeno particolarmente vistoso nelle fotografie scattate sulla Luna quando il fotografo ha il sole esattamente alle spalle ed è dovuto al fatto che in quella zona la fotocamera vede soltanto le facce illuminate dei granelli di sabbia, mentre nelle altre zone vede anche le facce in ombra, che contribuiscono a scurire la zona. Succede anche sulla Terra, ma è meno frequente.

Intanto Curiosity tira fuori gli strumenti e si autoispeziona. Questo è un collage di 20 foto ad alta risoluzione scattate dalla fotocamera Navcam di sinistra della “testa” del robot. La versione a massima risoluzione è qui.

NASA / JPL / James Sorenson

Lo sporco che si è accumulato su Curiosity nonostante la scelta della gru volante (che doveva ridurre l'impolveramento) è ben visibile in quest'altro scatto:

NASA / JPL / Emily Lakdawalla

Non dimentichiamoci che queste sono foto che arrivano da un altro pianeta. Fra l'altro, è arrivata infatti questa bella immagine ad alta risoluzione dello scudo termico appena sganciato. C'è chi ha osservato che gli alieni, su Marte, siamo noi: arriviamo dentro un disco volante dal quale facciamo scendere un robot atomico.

NASA / JPL
Ci sono link a molti altri fotogrammi ad alta risoluzione scattati durante la discesa in questo articolo di Emily Lakdawalla. La NASA ha preparato un video che anima questa sequenza di scatti:


Ma questa, preparata da Rikyunreal, è decisamente più fluida:


Per avere un confronto fra le dimensioni di Curiosity e quelle di altri veicoli semoventi che abbiamo mandato sulla Luna o su Marte, HistoricSpacecraft ha creato questo bel grafico:


Segnalo anche questo rimontaggio dei “sette minuti di terrore” integrati con le immagini reali corrispondenti:


Durante la conferenza stampa di stasera, inoltre, gli esperti del JPL che gestiscono Curiosity hanno dichiarato che quasi sicuramente l'immagine qui sotto a sinistra mostra la nube di polvere sollevata dall'impatto della gru volante (quella di destra è scattata dalla stessa fotocamera sucessivamente).

NASA / JPL-Caltech / University of Arizona

Ecco l'inevitabile, irresistibile Curiosity funzionante, fatto con Lego Mindstorms (dettagli):


C'è anche questo bell'accostamento fatto da Rob Sheridan:



E per finire c'è la foto-bufala che mostra la Terra, Venere e Giove nel cielo marziano che sta circolando in Rete: l'ha smontata Phil Plait qui.

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