Dagli Stati Uniti arriva un classico esempio di “effetto Snowden”: ogni evento informatico insolito viene visto alla luce della paranoia derivante dall'esistenza dei sistemi d'intercettazione di massa del governo statunitense.
Michele [sic] Catalano, una giornalista statunitense piuttosto ben conosciuta, annuncia sul proprio blog che dopo aver cercato pentole a pressione su Google ha ricevuto una visita dei funzionari dell'antiterrorismo. Le pentole a pressione si usano per gli ordigni esplosivi improvvisati. Questo, secondo la sua deduzione istintiva, vuol dire che Google fa la spia, e lo fa anche con i cittadini americani.
Parte il panico mediatico, che arriva anche ai media italofoni. Ma è una bufala nata da un equivoco: se vi interessano i dettagli, li trovate in questo mio articolo per la Rete Tre della RSI.
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