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2020/11/24

Antibufala: appello per raccolta di plasma iperimmune al San Filippo Neri. Vero, ma da precisare

Ultimo aggiornamento: 2020/11/25 21:45.

Una volta tanto posso dare una conferma di un appello circolante sui social network: quello che parla di una raccolta di plasma di chi ha avuto la Covid, che si svolge secondo l’appello presso l’ospedale San Filippo Neri. Il testo è questo (con alcune varianti):

 

 "‼️‼️⭕️⭕️⭕️ Ragazzi *molto importante* diffondere a manetta per chiunque potrebbe essere interessato a dare una mano, la fonte una dottoressa di mia conoscenza che lavora al SISP gestione covid:
Ho partecipato stamattina alla riunione del comitato sul buon uso del sangue. Vi informo che da noi al san Filippo neri è in atto un protocollo che si chiama TSUNAMI per cui raccolgono il plasma di chi ha avuto il COVID-19 per terapia con plasma iperimmune. Possono donare dopo 14 gg da test negativizzato. Le donne solo se NON HANNO MAI AVUTO UNA GRAVIDANZA (neanche aborti).
Diffondete! Si può chiedere appuntamento scrivendo a maria.stigliano@aslroma1.it oppure a marcello.hortencio@aslroma1.it
Mi sembra molto utile, il plasma iperimmune verrà prima sottoposto a titolazione allo Spallanzani e in caso riservato ai casi prima di gravi condizioni. Grazie ⭕️⭕️⭕️"

Ho scritto ai due indirizzi di mail dell'ASL Roma1 citato nell’appello e ho ottenuto la seguente risposta da Marcello Hortencio De Medeiros:

Buonasera,
questa volta è tutto vero :))
Siamo uno dei pochi centri attivi nel Lazio per la donazione di Plasma da convalescente,
ed a valle riunione del comitato sul buon uso del sangue Aziendale di Lunedì scorso, abbiamo fortunatamente avuto un po' di risonanza.
Preciso che il Protocollo di nome Tzunami è uno studio Nazionale per la valutazione dell'efficacia del trattamento dei malati Covid di una certa gravità che coinvolge il Centro Nazionale Sangue e tutti gli organi competenti, ed anche noi ne facciamo paerte come ASLROMA1 con entrambi i nostri presidi trasfusionali sia al San Filippo Neri sia al Santo Spirito entrambi diretti dalla Dott.ssa Stigliano di cui viene citata la Mail e che legge in copia.
Grato sin d'ora per il passaparola che l'ha coinvolta e per la opportuna richiesta di chiarimenti
la saluto cordialmente

I dettagli del protocollo sono stati presentati in un comunicato stampa dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) a maggio 2020; trovate un documento informativo su Senato.it. 

È bello non dover smentire per l’ennesima volta. Mi limito ad aggiungere la raccomandazione, a chi diffonde quest’appello, di includere anche una data e una fonte, in modo che quello “stamattina” non faccia sembrare eternamente freschi gli eventi descritti. E magari di non usare i toni tipici degli appelli farlocchi, come le selve di punti esclamativi ed espressioni come “diffondere a manetta”.


21:45. Chiarisco, a scanso di equivoci, che l’appello citato all’inizio di questo articolo non è stato scritto da Maria Stigliano, come hanno inteso alcuni commentatori. Me lo ha segnalato privatamente lei stessa, aggiungendo un altro chiarimento: il divieto alle donne che hanno avuto gravidanze “è sancito dalla normativa vigente per la prevenzione della TRALI.”


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