Pirati, custodi della cultura: Mind Your Language
Prima di Internet e (in misura minore) dell'invenzione del videoregistratore domestico, gli archivi della televisione erano disponibili unicamente alle emittenti. La nostra memoria degli eventi, così spesso mediata dal teleschermo, era nelle mani di un ristretto gruppo di persone, che potevano decidere cosa far sparire nel dimenticatoio e cosa ripresentare, magari dopo opportune sforbiciate.
Qualsiasi programma d'epoca non più politically correct o ritenuto mediaticamente imbarazzante finiva per scomparire. Lo stesso valeva per gli articoli dei giornali. Per esempio, la neocandidata vicepresidente repubblicana Sarah Palin non era mai stata una strabica giornalista sportiva di una TV in Alaska e non aveva mai sostenuto che si dovesse insegnare il creazionismo nelle scuole.
Oggi non è più cosi: Youtube, Google Video e i tanti siti che permettono di pubblicare video sono pieni di spezzoni di vecchi programmi televisivi che per molte persone (e molti governi) sono veri e propri scheletri nell'armadio. Grazie a Internet questa forma di censura è stata spazzata via, perlomeno nei paesi civili. Certo, la pubblicazione di questi spezzoni è una violazione del diritto d'autore. Ma quali sono le alternative a questa "pirateria", se vogliamo conservare questi ricordi e queste istantanee di come eravamo, nel bene e nel male?
A proposito di istantanee imbarazzanti, vi vorrei segnalare (a mia volta su segnalazione di Stefano, che ringrazio) la serie TV Mind Your Language: cercatela su Youtube usando il titolo come chiave. Girata alla fine degli anni Settanta in Inghilterra, è la storia di un insegnante d'inglese, e della sua britannicissima preside, alle prese con i propri studenti stranieri in tragicomica cerca d'integrazione nel Regno Unito.
Piena di giochi di parole e situazioni comicissime, ma anche di spunti concreti per chiunque voglia esercitarsi con l'inglese e capire perché I am hopping to see you non è la stessa cosa che I am hoping to see you, è però un spaccato implacabile di com'erano visti gli stranieri in Inghilterra all'epoca: è talmente piena di stereotipi sugli stranieri (non manca l'italiano chiassoso e sempre a caccia di donne, specialmente della classica francesina sexy) da essere impresentabile in televisione oggigiorno. Ma su Youtube vive ancora.
In effetti l'idea di avere "porco" e "musulmano" nella stessa frase (scambiata fra uno studente musulmano e uno sikh) potrebbe non essere molto potabile di questi tempi in cui parodiare le religioni è il nuovo tabù, perché qualcuno senza senso dell'umorismo potrebbe magari offendersi. Eppure queste cose, all'epoca, andavano in onda sulle reti nazionali. E non solo in Inghilterra.
Già. Se solo Youtube ripescasse quello sketch del Trio del 1986, a Fantastico se non ricordo male, in cui si prendeva per i fondelli l'ayatollah Khomeini...
O c'è già ed è accuratamente nascosta?
2008/09/05
Il video è stato rimosso per "violazione del copyright" dell'emittente.
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