La puntata di stasera di Matrix torna a parlare di 11 settembre e cospirazionismi. Su richiesta della redazione ho preparato un breve servizio che dovrebbe chiarire le questioni dei presunti sosia di bin Laden e delle ipotesi cospirazionista che lo vorrebbero morto tempo addietro. Fra gli ospiti, Giulietto Chiesa, Alessandro Cecchi Paone e (in collegamento, stavolta via satellite) Massimo Mazzucco.
Ah, a proposito di presunti sosia, passatemi questa provocazione:
Sopra: due immagini di Osama bin Laden. Sotto: Mazzucco (2007) e... Mazzucco? (2011) |
Come potete notare, questa è la prova inequivocabile che Mazzucco è stato sostituito da un sosia che non gli somiglia per niente: la testa è molto più larga, la fronte è molto più ampia, e il colorito è completamente differente. Anche i capelli sono più radi o forse tinti. Sono passati solo quattro anni fra una foto e l'altra, eppure Mazzucco 2011 sembra il nonno di se stesso. O è un sosia realizzato maldestramente?
Scherzi a parte, è una dimostrazione semiseria di quanto sia facile che le conversioni video ripetute deformino le proporzioni di un'immagine e di come il cospirazionismo sia semplicemente ridicolo quando afferma di aver riconosciuto un impostore al posto di Osama bin Laden esclusivamente da un video, quando neanche i suoi parenti stretti si sono accorti della sostituzione.
22:05. Intanto che aspettiamo, vi segnalo un articolo di Brain_Use che mette in fila le dichiarazioni di Benazir Bhutto nelle quali parla di bin Laden ritenendolo molto, molto vivo dopo la sua presunta “rivelazione” della morte di Osama (così almeno la interpretano i cospirazionisti). La tesi di complotto si sbriciola miseramente di fronte ai fatti, tanto per cambiare. Ora vediamo quanto ci metteranno Chiesa e Mazzucco ad ammettere di aver preso un altro granchio sostenendo che la Bhutto aveva annunciato che bin Laden era morto.
23:00. Per chi fosse perplesso all'idea che Benazir Bhutto e Dick Cheney (citato da Mazzucco nella scorsa puntata) possano aver infilato lapsus così grandi, sottolineo che proprio Giulietto Chiesa, nel suo articolo di oggi, ha scritto “11 dicembre 2001” al posto di “11 settembre 2001”. Come se ci si potesse sbagliare su una data così memorabile (ho salvato la schermata del mega-lapsus qui).
23:40. Per chi invece avesse dubbi specifici sul lapsus di Cheney, qui su Archive.org trovate l'audio e la trascrizione integrale dell'intervista in questione. Le frasi significative:
Q: I want to be clear because I've heard you say this, and I've heard the President say it, but I want you to say it for my listeners, which is that the White House has never argued that Saddam was directly involved in September 11th, correct?
CHENEY: That's correct. We had one report early on from another intelligence service that suggested that the lead hijacker, Mohamed Atta, had met with Iraqi intelligence officials in Prague, Czechoslovakia. And that reporting waxed and waned where the degree of confidence in it, and so forth, has been pretty well knocked down now at this stage, that that meeting ever took place. So we've never made the case, or argued the case that somehow Osama bin Laden [sic] was directly involved in 9/11. That evidence has never been forthcoming. But there -- that's a separate proposition from the question of whether or not there was some kind of a relationship between the Iraqi government, Iraqi intelligence services and the al Qaeda organization.
[...]
Q: Okay. A couple of things, I think a couple of minutes ago -- I want to make sure -- you said Osama bin Laden wasn't involved in 9/11 planning. You meant Saddam Hussein, correct? That Saddam Hussein was not involved in September 11th?
CHENEY: Correct. Yes, sir.
Q: Okay.
CHENEY: Thanks for straightening that out. I didn't realize I'd done that.
Ecco un'altra “prova” di complotto che evapora non appena si verificano i fatti invece di fidarsi delle versioni tagliate ad arte proposte dai sostenitori delle tesi alternative. Stasera non perdetevi quello che dice Mazzucco a proposito di quest'intervista a Cheney.
23:55. Oops, trasmissione già cominciata. Chiesa sta accusando tutti i giornalisti del mondo di essere complici della cospirazione. Va in onda il mio servizio: l'audio è mio, le immagini sono state in buona parte montate da Matrix con qualche mio suggerimento. Il mio intervento è stato tagliato verso la fine, probabilmente per limiti di tempo (mi avevano chiesto 4 minuti, sono andato un pochino oltre). Manca una parte importante, che è questa:
E questo pone una domanda di fondo: è davvero possibile che tutti i giornalisti del mondo siano troppo stupidi per accorgersi della grande cospirazione o ne siano addirittura parte consapevole, e che solo i cospirazionisti siano così diversamente furbi da cogliere la verità che agli altri sfugge?
È indubbio che gli Stati Uniti stanno edulcorando e riconfezionando il resoconto degli eventi di Abbottabbad per ottenerne il massimo effetto mediatico, ma non è certo usando questi stessi metodi che si arriverà alla verità sull'11 settembre. Anzi, il rischio paradossale è che tutto questo fumo di tesi di complotto non faccia altro che favorire chi vuole evitare le vere domande scomode dell'11 settembre.
Splendido il gastrospasmo di Giulietto Chiesa alla fine del video. Dice che è tutto un trucco e che io impedisco la discussione screditando l'individuo invece di contestare i fatti. Ma io e i colleghi di Undicisettembre li contestiamo eccome, i “fatti” di Chiesa: il transponder che non si può spegnere, il buco al Pentagono, e tanti altri. Dice che tra qualche giorno i pachistani ci faranno vedere un'altra verità. Staremo a vedere.
Vinci chiede a Mazzucco se ha tolto dall'intervista di Cheney la correzione: “Ho messo quello che ho trovato”. Ha trovato poco, allora. Mazzucco dice che comunque la correzione non importa, perché l'FBI ha ribadito di non avere prove della colpevolezza di bin Laden (falso: “Come l'FBI ha detto sin dall'11 settembre, bin Laden fu responsabile dell'attacco... in quest'ultimo nastro ha riconosciuto ancora una volta la propria responsabilità. Questo dovrebbe aiutare a chiarire, per tutti i complottisti, ancora una volta, che l'attacco dell'11 settembre fu condotto da bin Laden e al-Qaeda”, Richard Kolko, portavoce dell'FBI, novembre 2007).
Mazzucco è stato colto a presentare, ancora una volta, un'informazione monca e tagliata in modo da ingannare lo spettatore e non ha neppure fatto un'inchiesta approfondita per verificare quello che ha presentato. Risponde alla critica di Vinci? No. Mi lancia una dichiarazione d'amore.
Sì, perché come altro posso chiamare il video-fiume La Demolizione Controllata di Paolo Attivissimo che Mazzucco mi ha dedicato e che ha invitato gli spettatori di Matrix a vedere? Quale altra ossessione può spingere una persona a studiare morbosamente ogni mia movenza e ogni mia parola, invece di dedicarsi al vero problema, che è l'11 settembre.
Chiesa: al-Qaeda è una “etichetta”. Cita una fonte, Alain Chouet, ex capo dei servizi segreti francesi, come testimone a suo favore (Chouet avrebbe detto che al-Qaeda era composta al massimo da una quarantina di persone). Cecchi Paone fa notare una cosa esilarante: è proprio Chiesa, quello che non si fida, a fidarsi di un capo dei servizi segreti occidentali, quando fa comodo alla sua tesi.
Sondaggio per le strade di Roma per sapere che ne pensa della gente sulla morte di bin Laden. I fruttivendoli che s'improvvisano esperti di DNA e medicina forense sono splendidi.
Discussione inconcludente sulla foto della situation room. Esempi di fotoritocchi ironici su questa foto. Decisamente si va sull'umorismo leggero. Ed è questo il senso della puntata: ormai il cospirazionismo fa ridere. E i cospirazionisti, che si credono paladini di chissà quali rivelazioni e impavidi lottatori contro il mainstream, sono invece i clown di quel mainstream. Il complottismo sull'11/9 è morto con Osama: fatevene una ragione.
00:40. Fine della parte dedicata all'11/9: si passa alla psicosi da terremoto per domani e al 2012. Cecchi Paone lancia strali a Giacobbo e Voyager (ma senza nominarli). A proposito di terremoto, domattina ho un aereo da prendere alle sette. Buonanotte!
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