Cerca nel blog

2014/01/12

L’iPhone compie sette anni: retroscena della demo che cambiò la telefonia

Sembra incredibile ma sono già passati sette anni da quando Steve Jobs svelò che Apple aveva sviluppato in segreto uno smartphone, con un effetto esplosivo sul design e sulle caratteristiche di tutta la telefonia mobile. Come raccontato da un bell'articolo del New York Times, i retroscena della presentazione dell'iPhone al Macworld Expo del 2007, a San Francisco, rivelano che in realtà al momento dell'annuncio lo smartphone di Apple era tutt'altro che pronto e stabile.

Jobs voleva a tutti i costi fare una demo reale, facendo telefonate, ascoltando musica e navigando su Internet, e mostrando sul megaschermo della sala quello che si vedeva sul touchscreen del prototipo, ma fu un rischio enorme: lo smartphone perdeva le chiamate, crashava o semplicemente si spegneva spontaneamente. Se si inviava una mail e poi si navigava in Rete, tutto bene: ma se queste operazioni venivano fatte in ordine inverso, erano guai. Tutti i componenti erano troppo instabili e nuovi. C'erano soltanto cento prototipi. Jobs provò la presentazione per cinque giorni.

Fu necessario barare: l'indicatore di segnale fu riprogrammato per indicare sempre e comunque cinque tacche, perché in caso di crash e riavvio della sezione radio il pubblico avrebbe visto il calo improvviso di segnale. La sezione WiFi dell'iPhone era così instabile che i tecnici dovettero collegare di nascosto delle prolunghe d'antenna per compensare le variazioni di segnale in sala, e per tenere libera la frequenza WiFi (in modo che nessuno del pubblico potesse involontariamente usarla e interferire) fu necessario impostare l'access point come se fosse in Giappone, usando quindi frequenze non permesse negli Stati Uniti. Fu persino portato in loco un ripetitore mobile della rete cellulare, per garantire un segnale potente.

La presentazione fu un successo, grazie agli sforzi acrobatici dei tecnici. E il resto, come si suol dire, è storia.

Nessun commento: