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2015/12/11

Antibufala: cupole artificiali avvistate su Marte!

Stavolta non è un oscuro e trascurabile sito ufologico a parlare di complotti della NASA per nascondere le prove della vita intelligente su Marte: è una testata giornalistica regolarmente registrata, con un direttore responsabile e con un codice etico pubblico, per cui quello che scrive viene facilmente inteso da molti come autorevole e attendibile.

Il Giornale annuncia, a firma di Sergio Rame, che “La Nasa sta nascondendo una cupola aliena su Marte” e cita “un gruppo di cacciatori di Ufo” che “accusa l’agenzia spaziale”. L’articolo mostra anche una foto della “cupola” e parla di “resti archeologici di un’antica civiltà marziana” e dice che “secondo gli esperti, l’agenzia spaziale statunitense avrebbe nascosto” questi resti.

Nascosto piuttosto male, si direbbe, visto che la foto che li documenta è stata scovata dagli esperti e ora è in giro su Internet. Ma chi li gestisce questi piani segreti della NASA? Stanlio e Ollio?

Stranamente gli “esperti” di cui parla Il Giornale non vengono identificati. Non un nome, una sigla, nulla. E non viene fornita la minima indicazione sull'origine della foto in questione. Non è un approccio trasparente o rigoroso, insomma. Per fortuna intervengono i commentatori, uno dei quali pubblica il link all’immagine NASA originale.

 

Si tratta di un’immagine acquisita dalla fotocamera panoramica (Pancam) del veicolo robotico Opportunity il 9 luglio 2015. Ce n’è anche un’altra, quasi identica, che può essere usata per ottenere un’immagine stereoscopica che chiarisce i rapporti di distanza fra gli oggetti inquadrati.

Non si tratta, insomma, di un falso fabbricato da altri: la “cupola” c'è davvero nelle immagini originali della NASA. Ma è un oggetto artificiale come dicono gli anonimi esperti? Dei veri esperti farebbero un controllo incrociato: andrebbero a cercare dov’era esattamente Opportunity su Marte quando sono state scattate le immagini e cercherebbero altre foto della zona della “cupola”, magari riprese dalle sonde orbitanti, per togliersi il dubbio o almeno determinare le dimensioni dell’oggetto misterioso. Andrebbero a prendere questi dati e farebbero due conti. O tre. Tutti da verificare, s’intende, ma magari scoprirebbero che la “cupola” misura tre metri per tre. Un po’ piccola per essere un edificio dei marziani.

In attesa che facciano bene il loro lavoro invece di lanciarsi subito in spiegazioni fantasiose, l’ipotesi più semplice e probabile è che si tratti dell’ennesimo caso di pareidolia: un masso arrotondato dal vento, come ce ne sono sulla Terra, che la bassa risoluzione dell’immagine e gli artefatti di compressione digitale fanno sembrare più geometrico di quanto sia realmente. Anche perché questi “esperti” senza nome dovrebbero spiegare una cosa: se si tratta davvero dei resti di un’antica civiltà marziana, che ci fanno su un set cinematografico nell’Area 51 sulla Terra?

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