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2019/08/01

Antibufala: no, gli astronauti lunari non erano mogi perché si vergognavano. Guardateli scherzare

Una delle tesi ricorrenti dei lunacomplottisti è che i primi astronauti che visitarono la Luna sarebbero stati inspiegabilmente mesti e seri nella conferenza stampa tenuta poco dopo il loro viaggio, il 12 agosto 1969. Ad apparente riprova di questa tesi mostrano fotogrammi o spezzoni nei quali gli astronauti hanno espressioni serissime.

In realtà guardando la conferenza stampa completa ci si rende conto che i complottisti hanno usato uno dei loro trucchetti preferiti: hanno estratto solo le immagini serie e hanno disinvoltamente omesso tutte quelle nelle quali gli astronauti ridono e scherzano nonostante la tensione di parlare al mondo intero in una conferenza stampa che sarebbe passata alla storia.

La conferenza, tuttavia, è piuttosto lunga, per cui vi propongo qui un antidoto pratico e veloce a questa tesi di complotto: un montaggio, curato da Gabriella Cordone Lisiero, dei momenti di quella stessa conferenza stampa nei quali gli astronauti fanno battute, sorridono e scherzano con il pubblico.




Ho preparato i sottotitoli di Youtube in italiano e in inglese: per attivarli, usate i pulsanti di Youtube.

In sintesi: Neil Armstrong sorride inizialmente accogliendo con un sorriso l’applauso del pubblico, poi commenta sorridendo il fatto che molte cose del loro viaggio, viste dalla Terra, non sono facili da cogliere. Michael Collins, il vero mattatore della conferenza, fa ridere il pubblico con la sua descrizione di come stesse contemporaneamente facendo filmati, scattando foto e pilotando il veicolo spaziale, “probabilmente anche maluccio”.

Armstrong sottolinea il fatto che all’atterraggio è piuttosto importante non inciampare con le zampe del Modulo Lunare; spiega che si trovava molto più a suo agio sulla Luna che nello spazio o nella gravità terrestre; nota sorridendo che la tabella di marcia stimata per l’uscita sulla Luna era stata sforata parecchio; fa ridere il pubblico con un commento sul piazzamento della telecamera (probabilmente mostrato accelerato); e sorride raccontando che lui e Buzz Aldrin erano stati molto, molto contenti che il motore di ripartenza dalla Luna si fosse acceso correttamente (anche perché se non si fosse acceso sarebbero rimasti sulla Luna a morire).

Aldrin commenta la bellezza e la precisione del rendez-vous fra i due veicoli; Collins fa ridere di nuovo il pubblico commentando le immagini del loro volo; Armstrong ammette la sua contentezza di essere sulla via del ritorno.

Un giornalista chiede: “C’è mai stato un momento, sulla Luna, nel quale uno di voi è stato un po’ travolto dalla meraviglia di quello che stava succedendo?” Neil Armstrong, sorridendo, risponde: “Circa due ore e mezza!” La loro escursione sulla superficie lunare era durata appunto due ore e mezza in tutto.

Buzz Aldrin fa ridere il pubblico quando un giornalista chiede se si sentissero in un deserto oppure davvero in un altro mondo: “Beh,” risponde, “non avevamo dubbi su dove fossimo, visto che avevamo orbitato intorno alla Luna per un bel po’...”.

Le battute, insomma, non mancano. E anche questa tesi complottista svanisce nel nulla, sepolta da un sorriso.


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