Cerca nel blog

2019/08/15

Usa NULL come targa pensando di beffare il sistema informatico delle multe. Il sistema beffa lui

Un ricercatore di sicurezza californiano, Joseph Tartaro, ha creduto di aver avuto un’idea geniale quando, nel 2016, ha ottenuto la targa automobilistica personalizzata NULL. Come ha spiegato alla conferenza d’informatica Defcon, in molti linguaggi informatici NULL è una parola riservata che rappresenta il valore “vuoto” o “non definito”.

È diverso da zero, perché zero è un valore definito (se Mario ha zero libri, sappiamo quanti ne ha; se Mario ha NULL libri, vuol dire che non sappiamo quanti ne ha e neanche se ne ha).

La speranza di Tartaro era che il sistema informatico di gestione delle multe, leggendo la stringa NULL nel campo del numero di targa, l’avrebbe interpretata come “targa non definita” e quindi non gli avrebbe potuto infliggere multe.

Non è andata come sperava: invece di eludere le multe, gli sono arrivate tutte le multe nelle quali l’agente di polizia non aveva indicato il numero di targa o il sistema di lettura automatico delle targhe non era riuscito a leggere correttamente.

A un certo punto il totale delle multe a carico del ricercatore è arrivato a 12.049 dollari. Gli sono arrivate anche sanzioni che risalivano a prima che avesse l’auto. Ora sta litigando con l’amministrazione californiana e con l’azienda privata che gestisce le multe per cercare di farsi togliere le sanzioni che non lo riguardano, ma è un procedimento lungo e pieno di rimpalli.

Se volete sapere tutti i dettagli, Wired.com li racconta e aggiunge la storia di un uomo che si è trovato con lo stesso problema, ma non per scelta: si chiama infatti Christopher Null, e la sua vita è, come dire, complicata. Immaginate di chiamarvi Nessuno o Assente di cognome e di dover compilare un modulo e comincerete a intuire quali possano essere le conseguenze.

Fra l’altro, non è l’unico caso del genere in campo automobilistico: nel 2014 è emerso che il sistema di lettura automatica delle targhe dei rilevatori automatici di eccesso di velocità in Francia non era in grado di gestire le nuove targhe belghe, che iniziano con un 1, e registrava soltanto la prima cifra. Risultato: le multe andavano tutte all’automobilista belga che ha la targa numero 1, ossia il Re Filippo, come riferice il Luxembourg Times di allora. Le multe sono state annullate.

Sì, lo so, c’è un celebre precedente mitologico conclusosi con successo di uno che ha usato Nessuno come nome: ma Ulisse doveva solo sfuggire a un ciclope, mica a un sistema informatico programmato al massimo ribasso e in subappalto.


Fonti aggiuntive: The Verge, Gizmodo, Ars Technica.

Nessun commento: