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2007/08/14

Second Life, crack economico virtuale

Conti correnti congelati in Second Life. Dentro ci sono soldi veri


Il mondo virtuale di Second Life emula quello reale in tutto e per tutto, comprese le crisi di panico dei correntisti che hanno depositato soldi nelle banche virtuali di Second Life. Soldi veri, perché questo mondo virtuale ha una moneta propria, il Linden dollar, convertito attualmente a circa 269 per un dollaro USA (vero), e per mettere soldi virtuali nel conto virtuale della banca virtuale bisogna convertire denaro reale oppure fare compravendite vantaggiose all'interno di Second Life.

Tutto bello, tutto multimediale, tutto entusiasmante, ma cosa c'è dietro la facciata? Il sito australiano The Age riferisce che Ginko Financial, la più grande banca virtuale di Second Life, ha congelato tutti i conti il 9 agosto scorso perché i correntisti hanno cercato in massa di ritirare i propri fondi. Sono a rischio alcune centinaia di migliaia di dollari. Dollari veri, s'intende.

Ginko è di proprietà di un brasiliano, Andre Sanchez. Ha attratto i correntisti offrendo lo 0,1% giornaliero di interessi, pari al 44% annuo: un classico sintomo di qualcosa che non quadra. Ginko asserisce di avere 18.000 correntisti e fondi versati pari a 700.000 dollari statunitensi reali. Adesso ha smesso di accettare versamenti, ha bloccato tutti i prelievi e ha convertito i saldi dei conti in titoli virtuali, che ora sono trattabili presso una delle Borse virtuali di Second Life, anch'essa gestita da un singolo individuo, l'australiano Luke Connell. In questo momento i titoli vengono scambiati a un valore molto più basso di quello nominale, per cui venderli significa una perdita netta per i correntisti.

La causa del crack, secondo Ginko, è stata la decisione di vietare il gioco d'azzardo all'interno di Second Life a seguito di nuove norme federali statunitensi. Se non ci fosse stato il panico conseguente a questa decisione, non ci sarebbero stati problemi, sembra suggerire Ginko, e la promessa è che se gli investitori terranno duro, tutto tornerà come prima.

C'è chi però non condivide tanto ottimismo e mette in guardia gli utenti contro le trappole della finanza virtuale, come Reuters, che ricorda che Ginko è esente dalle normali regolamentazioni e non è sottoposta alle verifiche ispettive che caratterizzano una banca vera. C'è chi si spinge oltre e definisce Ginko una piramide di denaro.

Non è la prima volta che il sistema economico virtuale di Second Life viene colpito da problemi che si ripercuotono anche nella vita reale. A fine luglio, la Reuters ha segnalato il furto di 12.000 dollari reali da parte di un ex dipendente della Borsa virtuale World Stock Exchange, perpetrato tramite la rete di bancomat virtuali di Second Life.

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