Questo articolo era stato pubblicato inizialmente l'8/2/2013 sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non è più disponibile. Viene ripubblicato qui per mantenerlo a disposizione per la consultazione.
jailbreak. Letteralmente “fuga da una prigione” in inglese: l'atto di togliere a un dispositivo informatico delle limitazioni o restrizioni imposte dal produttore per ragioni commerciali, amministrative o di sicurezza, spesso per creare barriere artificiali alla libertà d'uso dei dispositivi oppure ostacolare i prodotti delle aziende concorrenti.
Attualmente il jailbreak più popolare riguarda gli iPhone e (in misura minore) gli iPad e iPod touch di Apple, ma il concetto di fare il jailbreak (o “craccare”) esiste per esempio anche per i telefoni e tablet Android (con alcune differenze tecniche, per cui viene chiamato “rooting”) e alle console di gioco (per esempio Playstation). In quasi tutti i paesi del mondo il jailbreak è considerato legale se non viene effettuato per violare il diritto d'autore.
Il jailbreak dei dispositivi Apple è piuttosto popolare: secondo i gestori di Cydia, un deposito di app alternative accessibile soltanto dai dispositivi sui quali è stato effettuato il jailbreak, a fine 2012 circa 23 dei 500 milioni di dispositivi Apple mai venduti risultavano “craccati”.
Il termine jailbreak viene spesso usato impropriamente per indicare la rimozione dei vincoli tecnici che legano un telefonino a un singolo operatore di rete cellulare, permettendo di usare il telefonino anche con SIM di altri operatori. Questa rimozione si chiama propriamente “unlock” o “unlocking”. Jailbreak e unlock sono comunque concetti imparentati, dato che per effettuare un unlock è di solito necessario prima ottenere il jailbreak del dispositivo.
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