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2013/02/19

Meteora russa, identificata l’origine

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “bunop” e “paolocatal”.

La NASA ha pubblicato la ricostruzione, basata sui dati finora disponibili, dell'orbita che la meteora russa seguiva prima di incontrare la Terra venerdì scorso. Nell'immagine qui sotto, tratta appunto dalla ricostruzione, l'orbita della meteora è quella tracciata in blu.


A questo punto sembra confermato oltre ogni dubbio che la meteora russa seguiva una traiettoria completamente differente da quella dell'asteroide DA14 che ha sfiorato la Terra poche ore più tardi e che i due eventi non sono legati in alcun modo.

Secondo i dati NASA, la meteora ha colpito l'atmosfera terrestre con un angolo molto basso, meno di 20 gradi, e a 18 km/s, ossia 65.000 km/h. Per dare un termine di paragone, lo Shuttle volava a circa 27.000 km/h e i veicoli Apollo rientravano dalla Luna a circa 40.000 km/h. L'idea che la Russia disponga di un sistema d'intercettazione segreto capace di centrare e distruggere un oggetto di 15-20 metri che viaggia a diciotto chilometri al secondo pare quindi piuttosto campata per aria: sarebbe una tecnologia fantascientifica rispetto a quella che si vede in uso nelle forze armate russe. Vorrebbe dire che i russi avrebbero una difesa contro i missili nucleari intercontinentali, che volano molto più lentamente. Per cui fino a prova contraria si tratta di una bufala.

Gli esperti di B612 hanno pubblicato una FAQ in inglese che risponde bene alle domande ricorrenti sull'evento russo e sulle ipotesi di prevenzione e deviazione degli asteroidi che potrebbero causare danni alla Terra.

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