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2014/07/04

Antibufala: impressionanti lesioni cutanee prodotte dallo shampoo!

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Sta circolando a livello internazionale e in varie lingue un appello che mette in guardia contro gli effetti devastanti sulla pelle di alcune note marche di shampoo. Nella versione italiana solitamente c'è Nivea; in quella inglese c'è Dove oppure Head and Shoulders.

L'appello è accompagnato da un'immagine come quella qui accanto (visibile senza sfocatura qui), che sembra mostrare una gravissima lesione cutanea, con quelli che sembrano essere vermi o larve, ed è spesso linkata a un video che promette ulteriori dettagli scioccanti.

Non cliccate sull'appello; non è soltanto una bufala, è un tentativo di infettare il vostro computer. L'immagine è un fotomontaggio, ottenuto usando il baccello dei semi del fiore di loto per simulare il bubbone. Inoltre il video promesso dall'appello non esiste: cliccando sull'immagine si viene invece portati a un sito che mostra una finta “verifica dell'età” e poi tenta di infettare il visitatore con un malware, identificato da Sophos come Mal/FBScam-D, che è specifico per i computer che usano Windows. Gli antivirus aggiornati dovrebbero bloccarlo, e anche i siti che ospitano il malware vengono bloccati, ma è meglio prevenire: non cedete alla tentazione di cliccare sui video-shock (i truffatori contano proprio su questo), ma bloccateli e cancellateli.

Uno degli effetti del malware è che la vittima viene indotta a condividere l'appello su Facebook, diffondendolo così agli amici e alimentandone la circolazione; lo scopo di fondo sembra essere quello di far rispondere le vittime a un questionario e di iscriverle a varie offerte commerciali, che in sé possono anche essere legittime; la truffa sta nel fatto che i criminali incassano fraudolentemente una commissione su ogni iscrizione o questionario compilato dagli utenti.

Se vi è capitato di cliccare sull'appello e di condividerlo tramite Facebook, cancellate il vostro post, avvisate gli amici e fate un controllo con un buon antivirus; guardate inoltre se nelle applicazioni di Facebook che avete autorizzato a postare per voi ci sono nomi che non riconoscete e che quindi è meglio rimuovere.

Fonti: Snopes, Focus.it, Bufale.net.


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