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2014/07/27

SpaceX, video dell’atterraggio sulle zampe (o quasi)

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “giac1983” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Il 14 luglio scorso SpaceX ha effettuato un altro test di rientro controllato di un lanciatore spaziale. Stavolta c'è il video, anche se non nitidissimo, ripreso da una telecamera di bordo rivolta verso il basso.


Dopo che il razzo Falcon 9 ha portato in orbita con successo sei satelliti Orbcomm, il suo primo stadio ha riacceso i motori per frenare, ha abbassato le zampe d'atterraggio e ha toccato la superficie a velocità praticamente nulla. L'atterraggio in realtà è stato un ammaraggio nell'Oceano Atlantico, come previsto per sicurezza da questi primi test, per cui una volta dimostrata la capacità di frenare e stare verticale, il razzo si è coricato in acqua e a quel punto ha perso la propria integrità strutturale.

Il video è purtroppo parzialmente oscurato dalla formazione di ghiaccio sull'oblò della telecamera, ma mostra abbastanza chiaramente l'accensione del motore ad altissima quota per la frenata iniziale, la successiva riaccensione per l'atterraggio, l'apertura di due delle quattro zampe, l'impatto del getto con l'acqua e poi il coricamento del missile. SpaceflightNow dice che anche il jet privato di Elon Musk e un aereo della NASA erano nella zona per monitorare l'atterraggio ma che non è previsto il rilascio di altre riprese video, se ne esistono (aggiornamento 2014/08/15: rilasciato nuovo video).

SpaceX dice di essere fiduciosa di poter “atterrare su una rampa galleggiante o al sito di lancio e di far volare di nuovo il razzo senza manutenzione obbligatoria”. Il prossimo test sarà con il Volo 13, sempre in acqua, previsto per il 12 settembre con una capsula Dragon senza equipaggio destinata alla Stazione Spaziale Internazionale, mentre i voli 14 e 15 (di cui non ho trovato le date previste) tenteranno un atterraggio su una superficie solida.

A piccoli passi, come è giusto e prudente che sia, la visione fantascientifica di un razzo che atterra sulle proprie zampe sta diventando realtà, ed è affascinante che questo avvenga grazie a un imprenditore privato invece che tramite un elefantiaco ente governativo.

Intanto il recupero amatoriale del video del test precedente, gravemente rovinato da una trasmissione improvvisata a causa del maltempo, ha raggiunto un buon livello:

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