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2014/07/04

Per l’NSA, se leggi LinuxJournal o cerchi privacy sei un “estremista” da sorvegliare

Promemoria per tutti quelli che dicono che lo scandalo della sorveglianza da parte dei servizi di sicurezza statunitensi non li riguarda, perché tanto non fanno nulla che possa interessare i sorveglianti governativi: basta visitare il sito LinuxJournal.com per finire nella grande rete a strascico delle intercettazioni NSA, perché LinuxJournal.com è considerato dall'NSA come un “forum di estremisti”. Non ridete.

Sembra una notizia degna dei siti sparabufale satiriche come The Onion, ma la fonte è delle più serie: il servizio pubblico radiotelevisivo tedesco ARD, insieme con noti ricercatori di sicurezza. I dettagli sono in questo articolo in inglese e qui in tedesco.

Secondo il programma Panorama di ARD, è stato trafugato e reso pubblico del codice sorgente appartenente al sistema XKeyscore dell'NSA. Questo è uno spezzone che sembra puntare a uno specifico articolo di LinuxJournal dedicato al sistema operativo TAILS:

// START_DEFINITION
/*These variables define terms and websites relating to the TAILs (The Amnesic Incognito Live System) software program, a comsec mechanism advocated by extremists on extremist forums. */
$TAILS_terms=word('tails' or 'Amnesiac Incognito Live System') and word('linux' or ' USB ' or ' CD ' or 'secure desktop' or ' IRC ' or 'truecrypt' or ' tor ');
$TAILS_websites=('tails.boum.org/') or ('linuxjournal.com/content/linux*');
// END_DEFINITION

Finisce schedato anche chi cerca informazioni su Tor, il sistema che consente di anonimizzare la propria navigazione, o altri software e siti per la gestione della privacy o per la crittografia (HotSpotShield, FreeNet, Centurian, FreeProxies.org, MegaProxy, privacy.li, MixMinion). Per chi usa Tor la cosa è particolarmente ironica, considerato che Tor è stato sviluppato in parte dal governo statunitense proprio per aiutare i dissidenti democratici nei paesi totalitari.

Un altro aspetto interessante di questa nuova rivelazione sulla sorveglianza globale via Internet è che la fonte in questo caso non è Edward Snowden. Ci sarebbe, insomma, qualche altro addetto ai lavori che ha deciso che così non si può più andare avanti e che la sorveglianza è diventata delirio di potere.

Fonti aggiuntive: Ars Technica, Schneier.com.

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