Già il fatto di collegare direttamente a Internet una stampante di rete è un atto di incoscienza notevole. Collegarla senza password (o con la password predefinita, disponibile nel manuale della stampante) rasenta la follia. Ma lo stato di allucinazione si raggiunge quando ci si accorge che trovare queste stampanti è facilissimo: basta usare Google.
È infatti sufficiente digitare in Google il numero di telefono dell’assistenza clienti di questa marca (che non nomino per ovvie ragioni) per ottenere dal motore di ricerca un elenco di risultati che contiene i link diretti per accedere a queste stampanti.
Non è neanche necessario collegarsi alla stampante per vederne le impostazioni: farlo potrebbe essere considerato violazione di domicilio informatico. Infatti è sufficiente usare la cache di Google, dove le impostazioni delle stampanti sono salvate pubblicamente. Lì mi sono fermato, senza tentare login che, stando alla segnalazione che mi è arrivata, sono fin troppo facili da fare. Il guaio è che non c’è modo di contattare i proprietari di queste stampanti, che resteranno quindi vulnerabili. Se avete suggerimenti su come fare, scrivetemeli nei commenti.
I link reperibili in Google includono l’indirizzo IP di ciascuna stampante, dal quale è facile risalire alla collocazione geografica approssimativa. C’è per esempio una stampante completamente aperta situata (secondo Iplocation.net) in Campania, che ha una particolarità: è già stata visitata da qualcuno, che ha lasciato un avviso eloquente che a quanto pare non ha letto nessuno.
“METTETE UNA PASSWORD ALLA STAMPANTE”.
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