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2020/12/20

Lo strano caso di Susanna Gallesi, la medium “certificata dall’Università di Pavia” (o Padova) stando a Pomeriggio 5: prima parte

Ultimo aggiornamento: 2020/12/22 15:50.

Pochi giorni fa, il 16 dicembre, il programma Pomeriggio 5 ha pubblicato questo tweet, nel quale presentava una “medium certificata dall’Università di Pavia” (il video della dichiarazione è qui su Youtg.net).


Mi sembrava strano che l’Università di Pavia avesse certificato una medium, per cui ho chiesto lumi pubblicamente:

L’account ufficiale dell’Università di Pavia mi ha risposto pubblicamente dicendo “Ovviamente (ma c’è bisogno di dirlo?) l’Università di Pavia non certifica medium” (copia permanente).


Dopo questa dichiarazione dell’Università di Pavia, ho chiesto pubblicamente chiarimenti a Pomeriggio 5:

Non ho ricevuto risposta, ma il tweet di Pomeriggio 5 è stato rimosso. Rimane conservato e citato da varie fonti e in screenshot (Bufale.net, Movieplayer, IlSussidiario, PrimaPavia, Giornalettismo, Solodonna, Caffeinamagazine).

Avrei lasciato perdere questa faccenda se non ci fosse stato un seguito:

In un post su Facebook di Signor Distruggere, nel quale lui chiariva che Aggiornamento: pare che Pomeriggio 5 abbia scritto erroneamente "Pavia", ma che in realtà ci si riferisse a Padova, è comparso un commento di “Susi Gallesi” che dice Evitare di mettere notizie false per farvi pubblicità o ti parte una denuncia NON È MAI STATA NOMINATA L 'UNIVERSITÀ DI PAVIA siete vergognosi. Il commento è effettivamente partito da un account che mostra il libro di Susi Gallesi e foto della persona apparsa nel programma di Pomeriggio 5.


In altre parole, tutto indica che la medium avrebbe minacciato di denunciare Signor Distruggere per diffamazione perché lui sarebbe colpevole di aver condiviso una conversazione pubblica nella quale si chiedevano chiarimenti su un errore commesso da Pomeriggio 5.

L’università certificatrice, inoltre, sarebbe appunto quella di Padova, non quella di Pavia. Ma sul profilo Facebook della medium, Susanna Gallesi, lei stessa scrive che neppure l'Università di Padova l'ha certificata: NON È L 'UNIVERSITÀ CHE RILASCIA CERTIFICATI(copia permanente). 

Però pubblica, sempre sul suo profilo, la foto di una pagina di Libero che dice che lei, chiamata qui Susi Gallesi, è “una medium certificata dall’università”.

L’articolo, fra l’altro, dice che la Gallesi afferma di avere le foto degli angeli che ha visto: sarebbe molto interessante vederle e soprattutto vedere come le produce.


Susi Gallesi pubblica su Facebook anche una fotografia del proprio “certificato” (copia permanente), il cui PDF originale è qui sul suo sito (copia permanente).


Questo è uno screenshot del PDF, per maggiore chiarezza: non chiedetemi quali siano “gli usi consentiti dalla legge”. O quale sia la legge che regola le certificazioni dei poteri paranormali dei medium.


Ho chiesto via Twitter all’Università di Padova se il citato "gruppo di ricerca italiano sulla medianità" sia autorizzato a usare il logo dell'Università di Padova sulle sue "certificazioni" di medium. Sono in attesa di una risposta formale, ma intanto Ferdinando Sinesio, definitosi “coordinatore della ricerca”, ha scritto su Facebook che “L'università di Padova ha autorizzato il GRIMM (GRUPPO ITALIANO RICERCA SULLA MEDIANITÀ) a svolgere tale ricerca per proprio conto. La certificazione che rilasciamo rappresenta la "divulgazione" dei risultati dei nostri esperimenti” e che “L'università di Padova ha rilasciato 4 documenti autorizzatori della ricerca. L'università di Pavia non c'entra nulla, è un errore di Barbara D'Urso” (copia permanente).

Nell’attesa sono andato a vedere quali sono i “criteri di accuratezza” citati nel “certificato”, seguendo il link abbreviato tidy.ws/6rk7NC, che porta a un avviso “sito ingannevole” e infine a un PDF ospitato sul sito Patriziotressoldi.it (copia permanente). Il PDF è un “Protocollo di verifica delle capacità medianiche”, che contiene il logo del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università degli Studi di Padova.

A parte le perle d’italiano tipo “Fornire il nome del nome del defunto”, che non promettono grande “accuratezza”, il resto del "protocollo" è di una nebulosità burocratese assoluta. Noto subito chicche come il fatto appunto che la medium deve ricevere il nome del defunto “per favorire la canalizzazione del sensitivo”. Nel senso che nell'aldilà si chiamano tutti per nome, Mario, Piero, Cesira? E in che modo dare solo il nome del defunto, senza cognome, aiuta il medium? Avete idea di quanti Mario ci sono nell'aldilà?

Il protocollo è privo di qualunque informazione su eventuali procedure per impedire frodi o comunicazioni involontarie di indizi. Un prestigiatore ci andrebbe a nozze. Un paper degli stessi ricercatori (Mediumship accuracy: a quantitative and qualitative study with a triple-blind protocol) è più prodigo di dettagli, ma restano altre chicche metodologiche: per esempio, al medium basta azzeccare il colore dei capelli (“aveva capelli scuri”) per avere un successo valido per il punteggio finale. E i familiari del defunto ricevono DUE letture fornite dal medium, e dovranno valutare ENTRAMBE. Così scelgono automaticamente quella più calzante. Piace vincere facile?

Veniamo ora all'elenco dei medium che hanno superato i criteri. Secondo il "certificato" di Susanna Gallesi, il link è questo: tidy.ws/82kaVD. Questo link porta a un PDF, sempre ospitato su Patriziotressoldi.it (copia permanente).

Uno dei nomi, Slavy Gehring, è a Mendrisio. A pochi chilometri da casa mia. Molto interessante.

EvanLab, il cui logo compare nel “certificato”, pubblica video come questo, che parla della capacità di comandare dispositivi a distanza con il pensiero. La ricerca è spiegata in maggiore dettaglio in questo loro articolo, e afferma di costituire “una prova di fattibilità della costruzione di dispositivi elettronici influenzabili mentalmente a distanza” (copia permanente). Questa non è più una tesi spiritualista o metafisica sulla quale è impossibile indagare scientificamente: questa è un’affermazione fattuale, verificabile o smentibile tramite sperimentazione. Ce la dimostrino in condizioni controllate, se sono capaci.

Intanto vorrei sapere cosa ne pensa l’Università di Padova di avere il proprio nome associato pubblicamente con dei ricercatori convinti di poter certificare comunicazioni con l’aldilà e poteri paranormali di telecinesi.

Questi sono i fatti, e qui mi fermo. Aggiungo solo un chiarimento: ognuno è libero di avere la propria spiritualità. Non è questo che metto in discussione. Quello che critico è il gesto della medium di minacciare denuncia per diffamazione. A casa mia si chiama intimidazione. A casa d’altri si chiama querela temeraria.

Rispetto il diritto di credere nell'aldilà e di credere che esistano davvero medium capaci di parlare coi defunti (a patto di sapere come si chiamano). Ma quello che non merita rispetto è l'intimidazione verso chi non ha fatto altro che condividere un'informazione pubblica. Informazione pubblica che, per chi se la fosse persa, è questa:

Se la signora Susanna Gallesi ritiene davvero opportuno denunciare qualcuno per aver diffuso quello screenshot pubblico, allora se la prenda con me. Nel frattempo, si studi bene il concetto di Effetto Streisand. Vi aggiornerò se ci saranno sviluppi. Nel frattempo ringrazio i tanti (troppi per citarli) che hanno contribuito a questo racconto trovando informazioni e documenti.


2020/12/22 10:50. L’Effetto Streisand comincia ad agire. Su Quotidiano.net trovate un articolo che parla della vicenda (copia permanente) descrivendo “un gruppo di ricerca affiliato al dipartimento di psicologia dell’ateneo di Padova” che “ha certificato che [alcune persone] posseggono facoltà medianiche. Il team è composto da sei studiosi. Coordinatore è Fernando Sinesio, 47 anni”, con “presupposti [...] assolutamente scientifici”. Va be’. 

 

2020/12/22 15:50. C’è più di un seguito a questa vicenda, che pubblicherò a breve.


2020/12/28 15:40. Il “più di un seguito“ è raccontato qui.


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