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2020/12/10

SpaceX, volo di prova assolutamente spettacolare, con gran finale

Ultimo aggiornamento: 2020/12/20 20:00.

Sono senza parole. Aggiorno questo articolo man mano che mi riprendo dallo spettacolo. Intanto godetevi il volo, trasmesso in streaming su Internet in alta definizione sia da SpaceX, sia dagli appassionati, con oltre mezzo milione di spettatori da tutto il mondo.

Oggi SpaceX ha effettuato il primo volo di collaudo di un prototipo senza equipaggio del suo prossimo grande veicolo spaziale, denominato Starship SN8, che diverrà il secondo stadio del suo vettore gigante Super Heavy per cargo ed equipaggi, destinato a missioni verso la Luna e Marte.

È difficile cogliere le dimensioni reali di questo veicolo: Starship è alto circa 50 metri, e una volta montato sopra il vettore Super Heavy svetterà più alto del gigantesco Saturn V che portò gli astronauti sulla Luna cinquant’anni fa.

I suoi tre motori Raptor a metano e ossigeno liquidi l’hanno portato in quota regolarmente a una decina di chilometri da terra, sollevandolo elegantemente dalla rampa di lancio molto spartana di SpaceX a Boca Chica, in Texas (con un principio d’incendio rapidamente estinto quando uno dei tre motori si è spento o è stato spento)...

Credit: Trevor Mahlmann.

...hanno manovrato per farlo scivolare lateralmente sopra l’oceano, e poi si sono spenti, come previsto, dopo 4:45 di arrampicata verso il cielo.

A questo punto Starship ha iniziato una manovra di discesa mai tentata prima, che io sappia, nella storia dei voli spaziali di veicoli alati: un belly flop, ossia una “spanciata”, nella quale il veicolo non scende orientandosi verticalmente (come avviene per esempio con il ritorno a terra del Falcon 9 di SpaceX) o planando grazie alle ali, ma si dispone orizzontale, scendendo di piatto, sempre a motori spenti, mantenendo l’assetto grazie alle quattro superfici alari manovrabili. L’unica manovra simile che mi viene in mente è quella degli SpaceShipOne e SpaceShipTwo di Virgin; il DC-X ha fatto qualcosa di vagamente paragonabile. 

Le immagini del volo di prova di SpaceX sembrano prese di peso da un libro di fantascienza o di ufologia.

Questo veicolo sta scendendo, non sta volando in avanti.

Questo assetto gli permette di perdere velocità per resistenza aerodinamica, come fanno i paracadutisti, e quindi di risparmiare propellente. Questo era l’aspetto più importante di tutto il volo: dimostrare concretamente che i calcoli e le simulazioni non sbagliavano e che il veicolo è realmente stabile in questo assetto senza precedenti grazie alle sue superfici alari manovrabili. Questo apre la porta al rientro controllato da quote più alte e quindi anche dallo spazio. Anche altri aspetti del veicolo, come la riaccensione multipla dei motori in volo e la correzione dell’assetto, sono stati testati con successo.

Fatto questo, infatti, Starship ha riacceso in volo due motori per orientarsi verticalmente, in una seconda manovra acrobatica sperimentale. Con una rapidità mozzafiato, ha raggiunto l’assetto corretto intanto che scendeva verso il suolo, ha rallentato posizionandosi in verticale sopra la piazzola di atterraggio con un solo motore acceso per la frenata finale... 

...e si è schiantato, esplodendo spettacolarmente e causando alcuni danni e incendi al suolo presso la base di lancio di SpaceX.

Credit: Trevor Mahlmann.

Questa è una vista da sotto: nonostante le apparenze di questa inquadratura, all’inizio Starship qui è orizzontale e poi si dispone verticalmente. Si vede bene l’accensione dei due motori di frenata.

Ma c’è mancato davvero poco che il primissimo volo di un veicolo dimostratore così complesso e innovativo fosse un successo totale (prima del volo, SpaceX aveva dichiarato di avere poche speranze di completare l’intero profilo di missione al primo tentativo). Non dimentichiamoci che tutto il veicolo (a parte i motori) è stato costruito all’aperto sotto una tenda, per ridurre i costi all’osso, con un approccio radicalmente differente da quello proverbialmente asettico e ipercontrollato di tutti gli altri fabbricanti di veicoli spaziali. Ed è stato realizzato in acciaio saldato, invece di dipendere da delicatissimi materiali compositi e tecniche ultrasofisticate di costruzione come sta facendo per esempio la NASA con il suo costosissimo vettore gigante SLS, in ritardo di anni sulla propria tabella di marcia e paurosamente fuori budget.

Elon Musk ha già tweetato che il problema all’atterraggio è stato dovuto a un calo di pressurizzazione di uno dei serbatoi ausiliari di propellente (header tank), quindi a un motivo relativamente semplice da correggere (rispetto per esempio a un malfunzionamento di un motore). Tutti i dati di telemetria del lungo volo sono stati raccolti e verranno usati per perfezionare i prototipi successivi, che sono già in stato di avanzata costruzione.

Alla fine della diretta streaming, infatti, SpaceX ha mostrato i resti di questo prototipo SN8, situati perfettamente al centro della piazzola di atterraggio, con la scritta SN9 up next! (“SN9 è il prossimo!”).

Elon Musk ha tweetato anche questa foto, che mostra il numero scritto su uno dei motori, ripreso durante il volo: il classico 42 così caro a Douglas Adams e alla Guida galattica per autostoppisti.

Sono stato scettico molto a lungo a proposito di questo approccio rustico di SpaceX, ma sto cominciando a ricredermi. Certo, un salto di una decina di chilometri è cosa ben diversa da un volo orbitale, ma è certamente un buon inizio. Anche far rientrare dallo spazio il vettore Falcon 9 sembrava impossibile, pochi anni fa, ma dopo alcuni tentativi conclusisi con un “disassemblaggio rapido non pianificato” alla fine è successo e ora è quasi normale. Staremo a vedere se Starship farà altrettanto: nel frattempo, come previsto, lo spettacolo è stato assicurato.

2020/12/20 20:00

SpaceX ha pubblicato un video che mostra le sue riprese dalla rampa di lancio e dalle telecamere a bordo del veicolo, ed è una nuova festa per gli occhi:

 

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