La petizione "da Beppe Grillo" per imporre l'auto a idrogeno
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Un'altra indagine antibufala ancora in corso: sta circolando un appello, promosso apparentemente da Beppe Grillo ma in realtà proveniente (a quanto mi risulta per ora) dai commenti del suo blog, che promuove una petizione per imporre l'adozione delle auto a idrogeno in modo da ridurre l'inquinamento.
Pubblicherò i dettagli appena riesco, ma la sostanza è questa:
- la petizione non ha valore legale, ma costituisce al massimo un sondaggio informale;
- aderendo alla petizione non si attiva automaticamente alcuna legge e non si impone alcunché ai governi;
- l'appello non proviene da Beppe Grillo, ma da un privato cittadino mosso da buoni propositi, che però non si è documentato prima di lanciare la proposta;
- l'inquinamento è dovuto solo in parte alle automobili; una quota importante deriva dagli impianti di riscaldamento domestici;
- l'auto a idrogeno effettivamente inquina meno, ma l'idrogeno attualmente si ottiene da processi che partono comunque da fonti non rinnovabili e inquinanti, controllate dai soliti grandi gruppi petroliferi (gli altri processi sono economicamente insostenibili su vasta scala);
- le tecnologie alternative proposte dalla petizione sono, allo stato attuale, lontanissime da ogni applicazione su larga scala e in molti casi addirittura osteggiate dai cittadini.
Ridurre di un paio di gradi la temperatura del riscaldamento in casa, evitare le dispersioni di calore delle finestre spalancate per ore, tenere in ordine il proprio impianto, non rombare ai semafori, non fare accelerate brucianti, non correre come ossessi in autostrada, fare manutenzione al motore diesel in modo che non vomiti fumo, non buttare soldi in SUV enormi che poi viaggiano vuoti... tutte cose fattibili subito, senza aspettare miracoli fatti da qualcun altro.
Nessun commento:
Posta un commento