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2010/01/17

Italia, proposta legge ammazza-Youtube

Italia, permesso del governo per mettere un video su Youtube?


Caso mai servisse qualche altro esempio di quanto i governanti italiani vivano su un altro pianeta e siano capre totali in fatto di Internet, sentite questa. Lo schema del decreto legislativo che dovrebbe attuare in Italia la direttiva UE 2007/65/CE che regolamenta i servizi audiovisivi contiene una bestialità che equipara il privato che mette un proprio video su Youtube o Vimeo a un'emittente televisiva, con tutti gli obblighi giuridici che questo comporta.

Se lo schema venisse approvato com'è ora, non si posterebbero video senza licenza, insomma.

Complimenti all'estensore dello schema di decreto, che ha incaprettato la direttiva UE e l'ha sottoposta ad atti contro natura (non c'è nessuna misura restrittiva nella direttiva), ma complimenti anche ai caproni dell'opposizione, che invece di fare nome e cognome dell'estensore e indicarlo agli italiani ridendo, si sono lanciati nella solita tesi di complotto: è una sordida manovra di Berlusconi per controllare i media e censurare la libertà d'espressione, e bla bla bla.

Troppo difficile pensare che chi scrive certe proposte di legge in Italia non sia al servizio della Spectre, ma semplicemente un imbecille?

Ovviamente la figuraccia internazionale è garantita: della faccenda si parla già su Slashdot, BoingBoing, citando come fonte il sito statunitense The Industry Standard. Per fortuna su Punto Informatico c'è un bell'articolo di Guido Scorza che mette in chiaro il fatto che la direttiva UE non include alcun obbligo di licenza per postare video in Rete e che quindi i politici italiani non possono intonare la litania "è l'UE che ce lo impone". Scorza chiarisce anche che si tratta di uno schema di legge, che come tale è soggetto a modifiche prima dell'approvazione. Quindi niente panico, ma teniamo d'occhio l'iter di questa legge.

Io ho solo una curiosità: vorrei sapere il nome (o i nomi) di chi ha scritto quello schema. Giusto per indirizzare correttamente un'educata, compita, rispettosa pernacchia.

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