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2010/01/28

Aiped, aipad, aipod: *yawn*

L'articolo è stato aggiornato e ampliato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2010/04/09.

NOTA: prima che scriviate per l'ennesima volta che non posso criticare l'iPad se non l'ho provato, leggete bene l'articolo e notate il fatto che tutte le critiche sono documentate e basate sull'esperienza concreta di chi l'ha provato. La settimana prossima proverò un iPad, così non ci sarà più questa obiezione.



The iPad - watch more funny videos

Niente Flash. Niente multitasking. Retro bombato che rischia di farlo dondolare quando lo appoggi su un tavolo per scrivere [aggiornamento: mi dicono che non c'è questo rischio. Dettagli qui sotto]. Niente webcam per Skype e simili. Batteria sigillata. Niente USB se non compri (a parte) dei ciondolosi accessori. Dipende da un PC per i backup. Niente software non autorizzato da Apple. DRM come se piovesse. Comunque troppo grande da portare sempre con sé. 629 dollari più accessori e forse IVA per la versione minima con 3G. Caratteristiche tecniche non entusiasmanti. E cos'è questa storia della micro-SIM? Quanti operatori cellulare la offrono?

Uhm, no, grazie.

Soprattutto, a che cosa serve? Forse è un'alternativa al computer per chi odia il computer e ha soldi da spendere. Boh.


Aggiornamento 2010/01/31


Macworld se l'è presa un po' per il mio articolo e ha chiesto al giornalista Antonio Dini, che era alla presentazione dell'iPad, di verificare la mia ipotesi di rischio dondolio (sì, era un'ipotesi: non per nulla ho scritto "rischia"). Antonio, che ho il piacere di conoscere personalmente, dice che l'iPad non dondola, e se lo dice lui la questione è chiusa.

In quanto all'altra mia obiezione contestata ("troppo grande da portare sempre con sé"), Macworld cita sempre Antonio Dini, che dice che l'iPad sta nella tasca del suo giaccone. Anche qui accetto senza esitazione quello che dice Antonio. Dico solo che tasche da 25 x 19 centimetri sono belle grosse: e in estate che si fa? L'iPad è un oggetto da borsa, non da tasca, e questo ne limita la portabilità, esattamente come avviene per un netbook. Solo che il netbook è un vero computer sul quale installo quello che voglio io, non quello che decide qualcun altro.

Infine rispondo a tutti quelli che dicono che Flash non serve perché fra due anni non lo userà più nessuno: bene, allora aspetterò due anni per vedere se succede davvero, prima di comperare l'iPad. E a chi dice che la prossima versione di iPad risolverà varie lacune: bene, allora aspetterò di vedere che le risolva davvero ed eventualmente comprerò quella versione. Perché dovrei comperare questa? Per vedermela obsoleta nel giro di pochi mesi? Sulla fiducia? Sulla promessa di un venditore? Siamo seri.

Suvvia, mi pare di essere un ginecologo al MiSex. So ancora distinguere lavoro e passione. Solo perché l'argomento mi interessa e ne traggo grande soddisfazione, non vuol dire che mi debba piacere sempre e in qualunque forma si presenti.


Aggiornamento 2010/04/09: cose da sapere prima di decidere se comperare l'iPad


Ora che l'iPad è disponibile (negli Stati Uniti; arriverà ufficialmente in Europa a fine mese; qui accanto vedete quello arrivato a Rete Tre grazie ai potenti mezzi della RSI), riassumo qui alcuni fatti che è opportuno conoscere prima di decidere per l'acquisto. Praticamente tutti i recensori concordano sul fatto che l'iPad è un magnifico dispositivo, che trasforma l'esperienza d'uso della Rete e la rende più gradevole e intuitiva, se usato restando nei limiti delle sue capacità. L'importante è capire se questi limiti sono adatti alle esigenze del singolo acquirente potenziale.

Autonomia. La batteria dura molto a lungo: fino a 10 ore, secondo il produttore e i primi test.

Subito pronto. Come l'iPhone, e a differenza dei normali computer, l'iPad è sempre acceso e basta toccarlo per iniziare a usarlo. In viaggio è una differenza che si apprezza molto.

Solo Wifi, niente 3G. La versione attualmente disponibile è quella priva di funzioni di accesso alla rete cellulare: l'accesso a Internet funziona solo se connessa a una rete Wifi. Se nel vostro paese ci sono poche reti Wifi aperte, magari grazie a leggi antiterrorismo poco avvedute, avrete difficoltà a navigare o spedire posta quando siete in viaggio, oppure dovrete pagare per accedere alle reti degli alberghi.

Niente Flash. Se consultate siti che usano animazioni Flash, non funzioneranno correttamente sull'iPad. Questo è un problema significativo che potrebbe attenuarsi in futuro, se i realizzatori di siti Web decideranno di usare altre soluzioni, ma il vostro sito Web aziendale ultra-carino realizzato in Flash non sarà visibile sugli iPad dei vostri clienti.

Niente multitasking fino all'autunno 2010. Sull'iPad gira una sola applicazione per volta, a differenza di quanto avviene su un normale computer di oggi. Si torna all'equivalente del DOS, insomma. La versione 4 del sistema operativo di Apple per l'iPhone sarà installabile sull'iPad in autunno e risolverà in parte questa limitazione consentendo un multitasking limitato ma probabilmente sufficiente per l'uso medio dell'iPad.

Solo software autorizzato da Apple. Potete installare soltanto le applicazioni approvate da Apple, che sono tante, ma se non c'è quella che vi serve, non c'è niente da fare. Non potete neanche scriverla voi, se non pagate per diventare sviluppatori Apple.

Presentazioni e testi incompatibili. Keynote, il software per presentazioni di Apple, è disponibile sull'iPad, ma una presentazione creata su un Mac e trasferita all'iPad perde audio, note, commenti e grafici 3D. La versione iPad di Pages, il programma di scrittura di testi, perde note a piè pagina, note a fine testo e commenti, converte gli indici automatici in testo semplice e altera altri dati. Chi pensa di usare l'iPad per lavoro farà meglio a valutare il contenuto dei propri documenti e delle proprie presentazioni e le incompatibilità fra le versioni iPad e Mac di queste applicazioni.

Per ora serve un account dello Store USA. Per installare nuove applicazioni, al momento è indispensabile avere un account iTunes con indirizzo statunitense. Questa limitazione sarà probabilmente risolta quando l'iPad verrà commercializzato ufficialmente al di fuori degli USA.

Niente porte USB. Non è possibile collegare una stampante o una penna USB o altre periferiche che usano il diffusissimo standard USB. Potete stampare se avete una stampante dotata di connessione Wifi.

Dipende da un computer. L'iPad per ora si aggiorna tramite un computer esterno: serve un Mac (che deve essere dotato di sistema operativo recente, ossia Leopard o successivo) oppure un PC Windows (va bene anche XP con Service Pack 3). Questo limite verrà probabilmente ridotto nella prossima versione del suo sistema operativo.

Niente tethering. Scordatevi di usare l'iPhone o un altro dispositivo cellulare per navigare con la versione wifi dell'iPad. Steve Jobs ha detto "no". Letteralmente.

Retro bombato delicato e scivoloso. La curvatura del retro dell'iPad fa sì che se lo si appoggia su una superficie liscia, per esempio un tavolo, quando lo si sfiora per comandarlo tende a ruotare e scivolare. Inoltre l'alluminio, essendo tenero, si graffia facilmente. Una custodia è indispensabile.

Tastiera esterna. È disponibile una tastiera esterna che funge da reggi-iPad. Da autunno 2010 saranno usabili con l'iPad anche le tastiere Bluetooth.

Peso e ingombro. Il modello Wifi pesa 680 grammi, ed è un peso che si fa sentire, a detta di chi l'ha provato. La versione 3G peserà 730 grammi. È il doppio rispetto a un Kindle, per esempio, ed è un dato da considerare se si pensa di acquistare l'iPad come lettore di libri digitali. L'iPad misura 19 x 24 centimetri: sono dimensioni ottime per leggere libri, navigare in Rete o guardare film, ma lo rendono inevitabilmente molto meno portatile di un telefonino. Non è un oggetto da tasca, ma da valigetta o da borsetta.

Micro-SIM. La versione 3G userà SIM nel formato micro, che non tutti gli operatori cellulari forniscono. Di certo, quindi, non sarà possibile adoperare nell'iPad la SIM abilitata alla trasmissione dati del vostro telefonino, salvo che vogliate rischiare con lima e forbici.

Ditate. Anche se è trattato con un rivestimento protettivo, lo schermo si imbratta rapidamente di ditate, inevitabili visto che si tratta di un dispositivo con interfaccia tattile.

Surriscaldamento. La temperatura massima di utilizzo dell'iPad è 35°C (la stessa di altri laptop Apple). Se state in spiaggia o al sole, il rischio che si spenga per proteggersi dal surriscaldamento è molto alto.

Retroilluminazione e riflessi. A differenza dei lettori digitali di libri come il Kindle, l'iPad usa uno schermo da laptop, per cui i colori sono belli e vivaci, ma quando lo si colloca in un ambiente molto illuminato (all'aperto di giorno, per esempio) diventa molto difficile leggerne lo schermo; il Kindle, invece, usa un tipo di schermo che sfrutta l'illuminazione dell'ambiente, come i fogli di carta. Inoltre lo schermo dell'iPad è lucido e riflette quello che sta intorno all'utente, come si vede nella foto qui sopra, e questo può essere fastidioso.

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