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2010/01/26

Polli cinesi, rischio di rimetterci le penne [UPD 2010/01/27]

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "luca.cat****" e "laura.baran****". L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Sta circolando in questi giorni un appello che offre una serie d'immagini allarmanti, come quella qui accanto, accompagnate dal testo riportato qui sotto. L'appello mette in guardia contro il pericolo sanitario dovuto alle pessime condizioni igieniche nelle quali sarebbero confezionate le carni di pollo provenienti dalla Cina.

IMPORTANTE
Fate attenzione nel mangiare polli arrostiti o comunque aromatizzati se non sapete la provenienza...quello che vedrete potrebbe essere un problema anche per noi mangiando carne importata dalla Cina!!! Pensate che i cinesi sono in grado di fornire tutte le settimane migliaia di tonnellate di polli.

All’alba inizia la raccolta dei polli morti



cercando dappertutto polli morti



molti lavorano per raccogliere i polli morti



un pollo morto costa 1 RMB ed è rivenduto a 9 RMB dopo il trattamento.



inserimento dei polli nei sacchi



le carcasse sono gettate un pò dappertutto



anche a terra.....



gli addetti iniziano a togliere le penne dopo aver dato uno scotto in acqua bollente contenuta in un recipiente arrugginito



sopportando un odore così nauseabondo che qualche volta è talmente forte da impedire anche ai veterani di preseguire con il lavoro.



gli addetti tolgono poi le piume



e vengono aggiunti dei prodotti chimici per decontaminare i polli



sono aggiunti dei coloranti...



per rendere i polli teneri e molto appetibili allo sguardo



così presentati, sono pronti per la spedizione in Europa



Per preservare la vostra salute, fate attenzione ai prodotti alimentari importati dalla Cina...

Consumate soprattutto prodotti locali più sicuri

Come sapere se un prodotto arriva dalla Cina ?

Le prime 3 cifre del codice a barre di un prodotto indicano il codice del paese d’origine del prodotto.

Esempio Tutti i codici che iniziano per :
690, 691, 692 fino a 695 sono tutti della Cina.

il codice 471 indica un prodotto fatto a Taiwan.

E’ un nostro diritto essere informati !

Ecco tutti i codici-barra utilizzati :
00 fino a 13 : Etats-Unis et Canada
30 fino a 37 : France
40 fino a 44 : Allemagne
49 : Japon
50 : Grande-Bretagne
57 ~ : Danemark
64 ~ : Finlande
76 ~ : Suisse et Liechtenstein
628 ~ : Arabie Saoudite
629 ~ : Émirats Arabes Unis
740 fino a 745 : Amérique Centrale
480 fino a 489 : Philippines

Informate i vostri familiari ed amici !.


Origine


L'italiano traballante del documento, che circola  solitamente in formato PDF o Word, e i nomi degli stati nella parte finale dell'appello indicano che si tratta di una traduzione dal francese. La versione PDF del documento che ho esaminato ha come autore "Salimata" e ha come titolo interno, nei metadati, "l'aube c'est la course pour la collecte des poulets morts". La data di creazione indicata è il 13 gennaio 2010. La versione Word ha gli stessi metadati, più Boomscud come nome dell'azienda, ha la data di creazione del 15 luglio 2009 ed è stata salvata l'ultima volta da un utente di nome "UE00397".

Le fotografie puntano al sito cinese di notizie News.163.com. Un lettore, ValterVB, dopo la pubblicazione iniziale di quest'articolo ha scovato questo articolo di News.163.com (immagine qui accanto), datata 10 agosto 2005, che mostra la stessa serie di fotografie, distribuite su più pagine.

Il testo cinese che accompagna queste fotografie, stando almeno alla grossolana traduzione automatica di Google in inglese e in italiano (chi sa il cinese dia una mano!), parla di denunce di cittadini a proposito della raccolta illegale di polli malati o morti per trasformarli in polli arrosto per il consumo umano nella città di Shenyang e presenta le foto come un reportage giornalistico realizzato di nascosto, che documenta il traffico illecito. La raccolta disinvolta dei polli non sarebbe, quindi, una prassi approvata dalla popolazione o dalle autorità.

Un altro lettore, Niulai, segnala inoltre che la sequenza completa di foto è pubblicata anche in un altro sito in cinese, Info.china.alibaba.com, e che secondo il traduttore di Google è accompagnata da didascalie il cui significato è uguale a quello dell'appello.

ValterVB segnala anche che il sito antibufala Snopes.com cita quest'appello anche in versione inglese, con le medesime immagini, sin da agosto 2007. Hoaxbuster.com ne segnala una possibile origine datata febbraio 2006 e alcune delle foto risalgono al 2005 nell'articolo di News.163.com. Quale che sia la datazione esatta, è abbastanza chiaro che non si tratta di una notizia nuova; semplicemente è arrivata in italiano con almeno due anni e mezzo, e forse cinque, di ritardo.


Autenticità


Finora non sono emersi dati che permettano di confermare o smentire le accuse gravi contenute nell'appello, e anche il formidabile Snopes ha lasciato in sospeso l'indagine: se qualcuno riesce a scoprire qualcosa di più, mi contatti.

I codici a barre citati, secondo lo standard UPC, sembrano essere in parte esatti rispetto alla lista ufficiale, ma sono comunque ingannevoli: le loro cifre iniziali riguardanti i paesi, infatti, non indicano il paese d'origine delle materie prime, che possono provenire da qualunque parte del mondo: "GS1 Prefixes do not provide identification of country of origin for a given product. They simply provide number capacity to different countries for assignment from that location to companies who apply. Those companies in turn may manufacture products anywhere in the world", sottolinea la pagina dei codici UPC.

Il prefisso di questi codici indicano semplicemente il paese dell'ente che ha assegnato il codice a un prodotto. In questo senso, quindi, l'appello è sicuramente ingannevole. Maggiori dettagli sulla struttura dei codici a barre sono disponibili qui.

I consumatori che vogliono sapere il paese d'origine delle materie prime di un prodotto, secondo Snopes.com, possono guardare l'indicazione "Made in", che indica la provenienza della parte prevalente del prodotto. In Europa, inoltre, esiste un tracciamento piuttosto dettagliato dell'origine delle carni vendute in negozi e supermercati. Il consiglio di basarsi sul codice a barre, insomma, è molto fuorviante.

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