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2010/04/07

iPad, Keynote incompatibile con Keynote per Mac

Pensavate di usare un iPad per le presentazioni?


Immagine tratta da BoingBoing. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Lo pensavo anch'io. Mi sembrava un'applicazione di lavoro molto pratica dell'iPad. Ma se si leggono le recensioni tecniche invece delle pubblicità, salta fuori che Keynote, il magnifico software di presentazione di Apple (che adoro e uso), ha un problemino sull'iPad: la versione di Keynote per Mac non è compatibile con quella per iPad. Sì, avete capito bene. E non è tutto: è incompatibile anche un altro componente della suite iWork, ossia Pages (il programma di scrittura testi).

Detesto fare un altro articolo sull'iPad a così breve distanza dal precedente, ma questa secondo me è una delle magagne meno evidenti e più perniciose per chi sperava di usare quest'oggetto per lavoro (me compreso), per cui credo che vada evidenziata in un articolo apposito.

Secondo quanto segnalato da ZDNet e confermato dal le FAQ di Apple, se create una presentazione in Keynote per Mac OS X e poi la trasferite all'iPad per viaggiare leggeri, l'iPad non la usa pari pari: la converte. La conversione perde qualunque audio registrato o incorporato, tutte le note (utilissime come "gobbo") e tutti i commenti, e i grafici 3D diventano grafici 2D. Quindi se la vostra presentazione contiene una di queste cose non esattamente trascurabili, non funzionerà correttamente sull'iPad.

Questo significa anche che se avete una presentazione con audio, note o grafici 3D, non potrete apportarvi le inevitabili modifiche dell'ultimo minuto usando l'iPad. Se lo farete, quando risincronizzerete l'iPad con il vostro Mac, la presentazione modificata avrà perso questi e altri elementi. E mi auguro che la risincronizzazione non sovrascriva la versione originale sul Mac, altrimenti chi non ha un backup recente piangerà calde lacrime.

Lo stesso vale per Pages, la cui versione iPad perde note a piè pagina e a fine testo e commenti, converte i grafici 3D in 2D, spezza le tabelle multipagina e trasforma l'indice in testo normale. Più altre delizie spiegate nelle FAQ di Pages. Nessun problema significativo di conversione, almeno stando alle FAQ corrispondenti, per Numbers (lo spreadsheet di iWork), a parte qualche font.

Niente paura: per l'iPad basta fare presentazioni senza audio, senza note, senza commenti e senza grafici 3D e tutto fila liscio. Basta scrivere documenti privi di indici, senza note a piè pagina e a fine testo, senza commenti e senza grafici 3D, e tutto va a meraviglia. In altre parole, se con l'iPad dovete giocarci, siete a posto. Se speravate di farci del lavoro serio, scordatevelo.

Ho una sola domanda: perché? Cosa ha spinto Apple a rendere incompatibili iWork per Mac e iWork per iPad? Non ditemi che è questione di potenza di calcolo o risparmio energetico, perché se una nota a piè pagina mette in crisi un iPad il ridicolo diventa inevitabile.

Ah, poi ci sono delle segnalazioni di problemi con il Wifi e con il surriscaldamento che lo blocca quando arriva a 35°C (Atlantic Wire; TheNextWeb; Zach Honig di PC Magazine, che è anche incappato nell'incompatibilità di Pages per lavoro). E c'è il fatto che se avete un Mac, per usare l'iPad dovete avere almeno la penultima versione del sistema operativo (Mac OS X 10.5, cioè Leopard); se non siete aggiornati, niente iPad, mentre gli utenti Windows sono accettati fin da Windows XP con Service Pack 3. Perché gli utenti della concorrenza sono trattati meglio di quelli Apple?

Ma a questo punto mi sembra davvero di infierire. Io ho fatto il mio dovere di segnalare le magagne, come ho sempre fatto per i prodotti di qualunque fabbricante, e anche altri (come Massimo Mantellini) hanno fatto altrettanto. A questo punto ho soltanto due parole. Caveat emptor.

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