Cerca nel blog

2008/07/01

Come (non) eravamo: ipertesto, mouse, copiaincolla. Nel 1968, la "madre di tutte le demo" umilia 40 anni d'informatica. Dov'è finita la mia automobile volante?

Il futuro non è più quello di una volta. Se sopportate la voce un po' soporifera e monocorde del relatore (nientemeno che Douglas Engelbart dello Stanford Research Institute, inventore del mouse) e considerate che la demo che potete vedere qui sotto è datata 1968, ossia un anno prima dello sbarco sulla Luna, comincerete a chiedervi che fine abbiano fatto i progressi che sembravano imminenti a quell'epoca e se abbiamo perso il coraggio di osare.

Quarant'anni fa, questa demo, tenuta alla Fall Joint Computer Conference (FJCC) di San Francisco da Engelbart con il supporto di tecnici sparsi in vari luoghi, fu la prima volta che fu usato un mouse in pubblico (qui accanto, un'immagine del volantino originale di presentazione, scovato grazie a Tinselman.com).

La demo fornì anche esempi di editing grafico di testo con copiaincolla ed elenchi numerati, per non parlare di ipertesto, videoconferenza e e-mail.

Se si potevano fare queste cose nel 1968, come mai oggi non abbiamo computer intelligenti come HAL o interfacce come quella di Minority Report? Perché sto ancora scrivendo questo articolo picchiettando su una tastiera la cui disposizione delle lettere è concepita per rallentarmi, perché risale ai tempi delle macchine per scrivere, i cui martelletti s'incagliavano se si battevano troppo velocemente certe sequenze di lettere?

Diavolo, non ho ancora trovato un software per le presentazioni e le conferenze che faccia quello che fece Engelbart in questa demo: mettere l'immagine del relatore sullo schermo, in trasparenza, dietro la slide di cui sta parlando, in modo che il relatore possa interagire con gli elementi della presentazione indicandoli con le dita al pubblico e il pubblico non debba scegliere se guardare il relatore o la slide. Avevo letto anni addietro di un prototipo per Mac, ma non ne ho più sentito parlare; qualcuno se lo ricorda?

Il Concorde è andato in pensione e nessuno lo vuole sostituire. Forse nel 2020 torneremo a camminare sulla Luna. Rivoglio il futuro che mi era stato promesso, dannazione. 

 

Nota (2021/08/04): Ho inserito un’altra copia della registrazione della demo perché quella che avevo inserito nel 2008 è scomparsa (era su Google Video).

Nessun commento: