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2013/07/11

Luca Parmitano aiuta a smontare i complottismi spaziali

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “tazio” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Le belle foto di Luca Parmitano nello spazio, mentre effettua una passeggiata spaziale, hanno anche un piacevole effetto collaterale: smontano almeno un paio di tesi dei complottisti spaziali.

Per esempio, guardate che meraviglia queste immagini di Luca: notate niente di strano?

Credit: NASA

Credit: NASA

Credit: NASA
Credit: NASA

Non perdetevi gli originali, sono uno spettacolo: 1, 2, 3, 4.

La stranezza (apparente) è che nelle foto lo spazio dietro Luca è assolutamente nero: non si vede neanche una stella. Eppure nello spazio, senza atmosfera, le stelle si dovrebbero vedere benissimo, meglio che sulla Terra. La ragione di quest'assenza è molto semplice: le stelle sono troppo fioche per essere fotografate se la fotocamera è impostata per la luce diurna, e Luca, in queste foto, è illuminato a giorno dal Sole. Lo stesso vale per l'occhio umano.

L'idea che si debbano vedere le stelle nello spazio è un mito diffuso dalla fantascienza e dagli illustratori delle missioni spaziali, che per dare profondità e maggiore bellezza alle proprie immagini aggiungono le stelle allo sfondo. Ma quando si è illuminati a giorno dal Sole, nello spazio o sulla Luna, le stelle non si vedono: per vederle occorre mettersi al buio, in modo che l'iride dell'occhio (o il diaframma della fotocamera) possa aprirsi e catturare la loro luce fioca. Tutto qui. Lo spiega benissimo Luca Parmitano stesso in questo tweet a commento di questa foto: “Le stelle non si vedono perche` la Terra e` troppo luminosa” (grazie a @silvianalon per la segnalazione del tweet).

Un'altra tesi ricorrente dei complottisti è che ci sono degli oggetti misteriosi riflessi nelle visiere degli astronauti che camminarono sulla Luna. Ovviamente la NASA nega tutto e censura le fotografie, ma loro (i complottisti) son più furbi e non si fanno fregare. Ne parlo qui su ComplottiLunari.info.

La spiegazione più semplice è che si tratta di graffi sulle visiere stesse, prodotte dalla manipolazione della visiera con i guanti (la visiera è alzabile), dagli impatti occasionali all'interno della Stazione e con gli oggetti manipolati dagli astronauti durante le passeggiate spaziali.

I graffi sono ben visibili in questo autoscatto della visiera di Parmitano.

Credit: NASA
Dettaglio della foto precedente. Credit: NASA

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