Bufala, antibufala e controbufala: il video della hostess diventa una lezione di media
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "olavlalla" e "puppi5". L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Nuovi sviluppi nella storia del famosissimo video in cui una hostess si spoglia e mostra le sue grazie nella cabina di pilotaggio di un aereo di linea. Lasciando da parte le considerazioni pruriginose, la vicenda (già descritta qui) è diventata un'affascinante dimostrazione di quanto sia potente l'intelligenza collettiva di Internet (ma solo quando si applica) e di quanto i media tradizionali siano superficiali nel raccogliere le notizie e anche nel raccogliere le smentite.
Mi ha scritto l'autore del sito Tuttoscemo.com, quello che lanciò la smentita (data per buona da tutti i giornali e telegiornali) del video pubblicando un controfilmato nel quale diceva che era una messinscena tratta da un DVD porno, di cui mostrava anche la copertina.
Ma in realtà la messinscena era quella di Tuttoscemo.com, pensata per burlarsi dei media. Tuttoscemo, racconta, si era accorto che il filmato presentato come scoop dai giornali inglesi proveniva in realtà da Internet. Quando la notizia ha iniziato a montare nei media italiani, arricchendosi di particolari inventati di sana pianta (il nome della compagnia aerea, il licenziamento dei piloti), assumendo proporzioni ridicole, Tuttoscemo ha fabbricato la copertina di Sex on a plane (citazione intenzionale di Snakes on a plane) e ha girato il video in cui ha affermato che le immagini della hostess erano tratte da un film hard. E i media hanno abboccato, bevendosi la falsa smentita.
La ragione del suo gesto? "Il motivo principale era confermare quello che sospetto da tempo: l’informazione italiana funziona per copia/incolla, le notizie rimbalzano da una fonte all’altra con superficialità e senza la minima verifica delle fonti." E anche farsi un po' di pubblicità, ammette candidamente: "E’ normale che volessi anche portare gente sul mio sito, non ci vedo nulla di male, dietro all’80% di quello che gira in rete c’è un marchio, un servizio, un sito".
Che si trattasse di un tranello era abbastanza chiaro persino nei dialoghi del contro-video, che avvisava “Per la prossima volta vi consiglio di verificare le fonti”. Inoltre "la descrizione del video su YT e liberovideo era chiara: '…questo si che è un vero fake'". Infatti, dice Tuttoscemo, nessuno lo ha contattato per verificare la sua affermazione, ma alcuni giornalisti gli hanno chiesto il DVD per motivi puramente scenografici. Un solo giornalista si è dato da fare per rintracciarlo e Tuttoscemo gli ha raccontato la verità, "verità che avrei raccontato a chiunque mi avesse approcciato in modo professionale".
Mizioblog ha una bella compilation delle ritrattazioni dei principali media e una divertente intervista-confessione a Tuttoscemo; Libero ha altri dettagli sulla vicenda. Il DVD non esiste, quindi non chiedetegli dove ordinarlo.
A caccia di Stephanie
Neanche Tuttoscemo sa se il video è autentico o meno: "Probabilmente sì, anche se le inquadrature indugiano troppo sull’intimo", tanto da fargli sospettare un marketing virale. E qui inizia il bello dell'indagine via Internet.
Grazie al fiuto e all'esperienza di numerosissimi lettori (troppi per citarli tutti qui, ma una menzione speciale va a Sciamano), posso dire con sicurezza più che ragionevole che il video è autentico, è stato effettivamente girato in volo su un aereo di linea Airbus A340, e che la compagnia aerea coinvolta non è la Air Outre Mer, come è stato scritto da alcune fonti, ma con tutta probabilità la defunta Air Lib, come risulta da queste foto della camicetta (qui accanto), del foulard e della livrea degli aerei. E chissà se in questa serie di foto o in questa del personale di Air Lib si annida Stephanie (è questa?).
L'identificazione con la Air Lib è ulteriormente rafforzata da questo servizio della rivista francese VSD pubblicato nel 2003, nel quale lo sconsolato personale (anche maschile) della compagnia posa quasi senza veli; per vedere le altre pagine del servizio è sufficiente cambiare l'ultima cifra in fondo al link. Una delle hostess indossa la divisa (qui accanto), che risulta decisamente compatibile con quella di Stephanie nel video tanto contemplato.
Ahimè la compania Air Lib è stata liquidata appunto a febbraio del 2003, per cui il video risale ad almeno cinque anni fa. Impossibile, quindi, prenotare un volo con questa compagnia nella speranza di incontrare la graziosa assistente di volo. Ma la messe di dati emersa grazie alla collaborazione dei lettori dimostra che Internet è uno strumento di ricerca davvero potente. Se solo i giornalisti dei media tradizionali imparassero a usarlo, ci risparmieremmo molte bufale di tutti i generi.
Comunque sia, l'indagine, con l'aiuto di alcuni amici dalle zanne molto lunghe, prosegue: che fine ha fatto Stephanie?
Nessun commento:
Posta un commento