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2008/09/05

Sciachimisti a corto di prove, così le fabbricano

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "simone.savold****" e "cinziac***". L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Proprio pochi giorni fa, nei commenti riguardanti l'imminente conferenza a Lugano sul complottismo undicisettembrino alla quale prenderò parte, era sorta qualche perplessità sul divieto di riprese per evitare manipolazioni: suvvia, davvero i complottisti sono così invasati da rimontare le parole dette dagli esperti?

Ebbene sì. La risposta più eloquente è arrivata puntualmente dagli sciachimisti: a farne le spese è stato il chimico Simone Angioni, coordinatore del gruppo CICAP della Lombardia, con una serie di tagli a una sua intervista che non solo lo fanno sembrare in preda al delirio, ma gli fanno persino dichiarare che "sicuramente le scie chimiche esistono".

Succede nel video pubblicato qui su Youtube, a circa 5:15 dall'inizio. Stando ai dati di Youtube, il video sembra essere opera di Rosario Marcianò, in arte Straker. Già che c'è, Straker accusa Angioni di non essere un chimico, ma "un semplice studente", come potete vedere qui sotto.


Per fortuna esiste la registrazione originale delle dichiarazioni di Angioni, pubblicata da Radio Base, l'emittente dalla quale Straker ha tratto l'intervista. Angioni aveva detto una cosa assolutamente diversa:

Sì, sul discorso generale [le tecnologie apparentemente innocue possono essere trasformate in metodi letali] sono d'accordo, il problema è che scientificamente bisogna analizzare ogni singola affermazione. Non è che si può dire siccome Fermi ha inventato l'energia nucleare, cioè ha scoperto l'energia nucleare, e poi qualcuno ci ha fatto la bomba atomica, allora sicuramente anche le scie chimiche esistono. C'è un passaggio logico che non è immediato.

Visto? Siccome i sostenitori del presunto fenomeno delle "scie chimiche", nonostante anni di "ricerche" e infinite ore passate a partorire filmati tremolanti, non riescono a presentare uno straccio di prova che regga una minima valutazione da parte degli esperti, si sfogano come bambini isterici tagliuzzando le dichiarazioni dei loro "nemici".

Sull'accusa patetica di Straker che Angioni sia "un semplice studente" basta andare al sito dell'editore Wiley e consultare le pubblicazioni, dalle quali si può capire come stanno in realtà le cose (è laureato e dottorando).


O se preferite, date un'occhiata al sito dell'Università di Pavia. Angioni non è un "sedicente docente di chimica" come afferma Straker: non ha mai dichiarato di esserlo. Ha sempre dichiarato di essere un chimico. E prima che qualcuno cominci a strillare che non può chiamarsi chimico chi non è un professionista, si legga la Garzanti:

¶ s. m. [f. -a] studioso di chimica | professionista, laureato o tecnico, che applica le scienze chimiche in settori produttivi o di ricerca

Con quest'esempio credo sia ancora più chiaro il motivo per cui, a malincuore, dobbiamo vietare le riprese da parte del pubblico: perché non abbiamo a che fare con degli interlocutori che pongono interrogativi in buona fede e sono aperti al dibattito, ma con gente che si abbassa a giochetti squallidi che sono l'equivalente Youtube di scarabocchiare i baffetti sulla foto del compagno di classe che sta antipatico.

Chi in buona fede, non conoscendo la meteorologia e l'aeronautica, si è fatto sedurre dalla teoria delle scie chimiche deve a questo punto chiedersi se ha ancora senso fidarsi delle affermazioni di gentucola che si comporta in questo modo.

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