Antibufala: Repubblica e il panico da arcobaleno
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Adesso anche gli arcobaleni fanno paura. Repubblica ha scritto questa chicca: "Arcobaleno capovolto a Cambridge un effetto dei mutamenti climatici". Santo cielo, se anche gli arcobaleni si capovolgono, la fine del mondo dev'essere vicina.
Il giornalista non ha saputo resistere alla tentazione: avendo osservato una cosa che non conosce, automaticamente ne attribuisce la colpa a "un effetto dei mutamenti climatici". Così fa paura, e la paura fa leggere la gente. Fa niente se poi s'inquieta senza motivo.
Va detto che il piglio è piuttosto scientifico, con tanto di spiegone delle origini del fenomeno. Ma leggendo attentamente si nota la prima furbata dell'articolo:
"L'arcobaleno invertito - sottolinea la Mitton - si può osservare, ma sempre in zone molto più fredde"
Chi è la signora Mitton per offrire questo parere tecnico? E' la persona che ha fotografato l'arcobaleno, certo. Ma è una meteorologa? No. E' un'astronoma. Una persona che ha "una vita spesa a scrutare il cielo", come dice l'articolo, certo: ma di notte. Che ne sa di meteorologia? L'articolista non se lo chiede, né interpella un meteorologo. E così facendo inciampa nella bufala e semina l'angoscia climatica.
Poteva andare peggio, per carità: infatti l'articolo spiega che l'"arcobaleno capovolto" è noto scientificamente come "arco circumzenitale" e "si forma a causa della rifrazione dei raggi solari da parte di minuscoli cristalli di ghiaccio". Giusto. Ma il mistero è, secondo l'articolo, nel fatto che questo fenomeno si vede soltanto nelle zone più fredde del pianeta. Se si vede a Cambridge, in Inghilterra, a latitudine 52° nord, vuol dire che quest'anomalia è segno dei mutamenti del clima. Panico! Panico!
I fatti sono un po' differenti. Il sito specialistico Meteoros.de, per esempio, presenta un'intera collezione di foto di archi circumzenitali, e spiega che non sono affatto rari (si formano 20-30 volte l'anno) e compaiono anche a latitudini più basse. Addirittura ci sono foto di questi archi scattate a Roma. Che notoriamente è in una delle zone fredde del nostro globo.
Fra l'altro, oltre agli archi circumzenitali esistono anche gli archi circumorizzontali: l'Astronomy Picture of the Day del 10 giugno 2008 mostra un esemplare di arco di questo genere in una foto scattata a Whiting, nel New Jersey. Andando a sfogliare la voce apposita della Wikipedia, salta fuori che gli archi circumorizzontali sono anch'essi un fenomeno ben noto e frequente (ne fotografai anch'io uno, molto parziale, da ragazzino appena fuori Pavia). I cambiamenti climatici non c'entrano nulla.
Possiamo, per favore, goderci una volta uno spettacolo della natura senza farci prendere dalla paura dell'ignoto? Ne trovate altri bellissimi esemplari qui e intere serie qui e qui.
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