Stamattina Affaritaliani.it ha pubblicato un articolo intitolato "11 settembre opera degli Usa". Putin: ho le prove. Le mostrerò. Subito s'è scatenato l'interesse per la notizia sensazionale, ma tranquilli: è solo fuffa. Di fatti, in quell'articolo, non ce n'è manco uno.
Dal titolo sembrerebbe che Putin abbia fatto delle dichiarazioni precise, ma leggendo il testo risulta subito che si tratta soltanto di una “indiscrezione” che circola sui “media russi” (non viene detto quali) e che alcuni “analisti” (non viene detto chi) hanno “ipotizzato” (quindi non hanno niente di concreto in mano) che Putin “si sarebbe” (condizionale parachiappe) “organizzato per rilasciare le prove a sua disposizione (ad esempio immagini satellitari) che riveleranno che gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 sono un lavoro interno”.
Il contenuto informativo dell'articolo è zero e le sue fonti sono inesistenti. Se avesse citato la portinaia di casa, l'articolista (faccio fatica a chiamarlo giornalista) ci avrebbe rimediato una figura meno ridicola. A cosa serve un articolo del genere? È un classico clickbait: un articolo dal titolo clamoroso che attira tanti clic, che servono a vendere pubblicità. Roba tipo questa (se avete disattivato Adblock):
“Ehi, stiamo parlando di un attentato con 3000 morti. Mettiamoci un po' di tette, faremo un figurone.” |
Fra l'altro, l'articolo (per usare un'accezione molto generosa del termine) non è firmato. Ma basta usare con un attimo d'attenzione Google per scoprire una coincidenza straordinaria. Guardate questi paragrafi, presi da Affaritaliani:
Ora confrontateli con questi: notate qualche somiglianza?
La seconda versione è tratta da ECplanet.com, sito che pubblica qualunque tesi strampalata sugli UFO, la fine del mondo, i cerchi nel grano e le presenze aliene nelle mutande di Belen, ed è firmata da Edoardo Capuano. Visto che l'articolo su ECplanet risale al 3 giugno, si direbbe proprio che Affaritaliani ha copiato da lì, e anche con un bel ritardo.
Ma anche ECplanet non è la fonte originale, perché a sua volta ha preso le informazioni altrove, avendo perlomeno il buon gusto di citarne la provenienza: ha tradotto un articolo del sito Tellmenow.com, che a sua volta ricopia un articolo del 20 maggio scorso su MrConservative. Anche quello, ovviamente, del tutto privo di fonti. Sono solo chiacchiere in libertà e congetture, fatte anche in questo caso per ospitare un bel po' di spot.
Molto rumore per nulla, insomma. No, non per nulla: per fare soldi con le pubblicità, spacciando aria fritta per giornalismo. Se poi in questo modo si butta via la credibilità, pazienza. Tanto la gente clicca sempre su catastrofi, complotti e culi al vento.
Per fortuna c'è Adblock. Usatelo e bloccate le loro pubblicità, lasciando invece attive quelle dei siti che volete sostenere. Toccateli dove hanno ancora un po' di umana sensibilità: nel portafogli.
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