Non sottovalutare il potere di un'orchestra sinfonica dal vivo
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Ieri c'era ad Assago Star Wars in Concert: la musica di Guerre Stellari suonata dal vivo da un'orchestra sinfonica e da un grande coro, accompagnata dalle immagini dei film e dalla narrazione di Anthony Daniels (C3PO), presente in carne e ossa. E noi (io, la mia famiglia e gli amici – uno è qui su Fantascienza.com) c'eravamo. Indimenticabile. Ecco qualche foto scattata con la mia fotocamera a carbonella. Abbiate pietà: sono solo grucce per i miei ricordi, ma le vorrei condividere.
Uno dei magnifici costumi in mostra.
Unica nota davvero stonata in un allestimento che per il resto è stato sfavillante: le traduzioni italiane dei dialoghi, presentate come sottotitoli, erano assolutamente patetiche. Chiunque abbia tradotto, e chiunque abbia affidato l'incarico di traduzione, andrebbe denunciato per danni. Non è possibile che qualcuno traduca "You were right about me" (le parole di Vader morente a suo figlio) come "Eravate corretto circa me". O che ci fossero sillabe iniziali tagliate ed errori di battitura a iosa. Contattare, che so, un fan di Guerre Stellari, o chiedere una manina a Guerrestellari.it, proprio non si poteva?
Il paradosso del concerto è che ha messo in luce quanto siano in realtà montati male i film originali, che nella trilogia più recente sono visivamente fastosi ma stracolmi di dialoghi triti e cliché. Tolti quelli, e sostituiti dalla poderosa, commovente musica di John Williams, i film ne escono con un'impronta epica, decisamente più adulta e meno adolescenziale, molto più adatta alla grandiosità delle immagini; la tragica storia d'amore fra Amidala e Anakin si trasforma da una scena tagliata di Twilight in una semplice, intensa, elegante spiegazione dell'ossessione d'amore che porterà Anakin alla follia e a perdere tutto quello che desiderava.
Per questo molti fan hanno rimontato interamente i film e li distribuiscono online (cercate "Phantom Edit" e da lì troverete tutti gli altri). Speriamo che George Lucas, prima di rimettere mano ancora una volta alla sua gallina dalle uova d'oro per le versioni Blu-Ray e 3D, prenda appunti. Uno per tutti: Episodio III deve finire quando Ian McDiarmid invoca "Rise!" e si vede per la prima volta Darth Vader. Non serve altro. Davvero. Tutta la passeggiata alla Frankenstein va rimossa. Non è mai esistita. Insieme a Jar-Jar che pesta un pezzo di poodoo.
Altre foto sono su Flickr. Il sito del concerto è Starwarsinconcert.com.
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