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2007/07/06

Foto falsa sulla Stampa?

Antibufala: foto sospetta sulla Stampa


Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

C'era una volta un tempo in cui la deontologia professionale imponeva di indicare quando una fotografia era ritoccata o frutto di un fotomontaggio. Non indicarlo, si diceva, era equivalente a mentire al lettore.

Quel tempo è finito, a quanto pare, e adesso sembra che qualcuno si sia sentito di prendere per i fondelli il lettore pubblicando foto falsificate talmente male che sembrano il parto di un bambino distratto alle prese con Microsoft Paint. Questa è, perlomeno, l'impressione che si ha dalla fotografia che accompagna quest'articolo sulla cattura di due presunti membri delle BR:


Ma ci sono degli sviluppi importanti: leggete gli aggiornamenti qui sotto.

Il guaio della disinvoltura nel pubblicare foto apparentemente false (senza neppure indicare che si tratta di una "rappresentazione ideale" o qualche scusa del genere) è che svilisce la notizia e mina la fiducia nei media.

Grazie a Riccardo M. per la segnalazione.

Aggiornamento (2007/07/06 14:00)


Sono in contatto con la redazione della Stampa, che mi ha fornito dettagli sulla fotografia. Con il permesso della redazione, pubblico le seguenti informazioni.

La foto risale al 28 febbraio 2003 ("decisamente di archivio", osservano) e proviene dall'agenzia LaPresse. L'autore è Roberto Gimmi. La redazione precisa che l'originale "era piu' scuro, quasi cupo e quindi e' stata schiarita e forse ha generato questo strano artefatto".

La foto nell'articolo è stata sostituita nel frattempo con una versione più scura e ora è accompagnata da una didascalia che specifica correttamente che si tratta di una foto d'archivio.

Osservando la versione a maggiore risoluzione che mi è stata fornita, i colori effettivamente sono meno saturi e sospetti, ma la vernice non sembra seguire le rientranze del muro (le fughe fra gli elementi del rivestimento), e il colore sembra troppo brillante e uniforme per essere stato applicato a una superficie irregolare e porosa. Qui sotto mostro un dettaglio della foto originale:


Non c'è neppure un'ondulazione nelle linee di vernice che attraversano diagonalmente le fughe, e questo sarebbe un effetto molto difficile da ottenere nella realtà. Nelle lettere della scritta "PCC", invece, l'ondulazione c'è, ma non corrisponde alla forma delle fughe.

L'autenticità dell'immagine rimane quindi dubbia, ma quello che è certo è che la foto ha subìto ritocchi sia visivi (è stata schiarita) sia cronologici (risale a quattro anni fa, ma questo inizialmente non ci veniva detto). Sono peccadillos rispetto a un ipotetico lavoro di Paint, ma sintomatici delle frequenti manipolazioni alle quali sono soggette le immagini nei media.

Se ce lo dicessero, non ci sarebbe problema. Il guaio è che non ce lo dicono.

Ringrazio la redazione della Stampa per la disponibilità e trasparenza dimostrata, ben diversa da quella di altre testate.

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