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2009/09/03

Antibufala: l’astronauta Neil Armstrong confessa la messinscena lunare!

Ha fatto immediatamente il giro del mondo la notizia, pubblicata il 31 agosto scorso e riportata da numerosi siti come NASAwatch.com, 20minutes.fr, FinanzaOnline.com e Bad Astronomy (il sito dello scettico e debunker maximo Phil Plait), che Neil Armstrong, noto a tutti come il primo uomo sulla Luna, ha "annunciato in un conferenza stampa che è convinto che il suo storico primo passo sulla Luna fu parte di una complessa messinscena organizzata dal governo degli Stati Uniti".

Comprensibile lo stupore di molti lettori di questo blog, che hanno letto la notizia e l'hanno segnalata. Anche se le mie posizioni di sostenitore della realtà degli sbarchi lunari sono ben note, la deontologia professionale mi impone di riferire quanto è accaduto. Leggete fino in fondo.

Pubblico qui la traduzione dei brani principali dell'articolo per chiarire che la notizia non scaturisce da un malinteso dovuto alla poca dimestichezza di qualche redattore distratto e poco padrone della lingua inglese.

"Armstrong dice di essere stato costretto a riconsiderare ogni dettaglio del viaggio monumentale dopo aver visionato alcuni video su Youtube molto convincenti e dopo aver letto vari articoli nel sito Web Omissioncontrol.org del complottista Ralph Coleman" dice l'articolo.

L'astronauta, visibilmente emozionato, ha detto ai giornalisti riuniti in casa sua che "Sono bastati alcuni paragrafi scritti di corsa da questo appassionato negatore della cosiddetta 'massima conquista tecnologica' dell'umanità per rendermi conto che avevo interpretato una vita di menzogne. Mi è diventato dolorosamente evidente che il 20 luglio 1969 il modulo lunare pilotato dal mio equipaggio in realtà non viaggiò per 250.000 miglia nell'arco di otto giorni, non sbarcò sulla Luna e non svolse vari esperimenti, aprendo le porte a una nuova era dell'umanità. Invece tutto fu ripreso su un set cinematografico, probabilmente nel Nuovo Messico. Questa è l'unica interpretazione logica delle numerose contraddizioni presenti nelle riprese sgranate e vecchie di quarant'anni."

Secondo l'articolo, "Sebbene Armstrong abbia detto che avrebbe giurato di aver percepito gli effetti dell'assenza di peso mentre volava fuori dall'atmosfera della Terra e attraverso lo spazio, è ora convinto che i suoi ricordi devono essere sbagliati. Ha anche ammesso di provare imbarazzo per non essersi accorto dello sventolio della bandiera americana che lui e Buzz Aldrin piantarono sulla superficie, e attribuisce la sua scarsa presenza di spirito all'ingombro della tuta spaziale e all'emozione di viaggiare verso la 'Luna'".

"Quello sventolio non è possibile nel vuoto dello spazio" prosegue l'articolo, riportando le parole di Armstrong, "deve essersi trattato dello spiffero di un condotto dell'aria condizionata, che io non ho notato perché dentro i caschi non si sente un bel niente".

Il sito che ha pubblicato la notizia riferisce inoltre che "Armstrong ha spiegato che probabilmente era così concentrato sul pilotaggio del modulo lunare che non s'è accorto che una delle rocce lunari visibile nelle immagini dell'allunaggio sembra avere incisa la lettera 'C'. Un Armstrong emozionato ha detto che l'unica spiegazione possibile di questo dettaglio è che la roccia provenisse in realtà dal reparto scenografie della NASA."

Dice Armstrong nell'articolo: "Si sono dimenticati di girarla... Quei bastardi bugiardi della NASA si sono presi la briga di falsificare lo sbarco sulla Luna, ma si sono dimenticati di voltare un piccolo sasso finto. E adesso tutta questa porcata gli è esplosa in faccia".

Ma è tutta una burla. L'articolo, intitolato "Complottista convince Neil Armstrong che lo sbarco sulla Luna fu simulato", è stato scritto e pubblicato da The Onion: un sito che fa satira pubblicando finte notizie che imitano lo stile dei siti informativi reali. E ogni tanto qualcuno con scarso senso di realtà e altrettanto scarso senso dell'umorismo abbocca, come è successo per esempio a due giornali del Bangladesh, il New Nation e il Daily Manab Zamin, che hanno pubblicato questa parodia pensando che fosse autentica, secondo quanto riferito dalla BBC.


Aggiornamento: LRO fotografa l'Apollo 12, Chandrayaan l'Apollo 15


Il team che gestisce la sonda automatica Lunar Reconnaissance Orbiter ha pubblicato poche ore fa la prima foto del sito di allunaggio dell'Apollo 12: i dettagli sono qui su Complotti Lunari. Anche qui, come nelle altre foto, si vedono persino le tracce delle orme degli astronauti.

Intanto la sonda indiana Chandrayaan ha fotografato il sito dell'Apollo 15. Le immagini non sono state ancora pubblicate, per quel che mi risulta, ma l'annuncio è stato dato dall'ente spaziale indiano. Ne parlo sempre su Complotti Lunari.

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