Cento dollari per una password di Facebook altrui
"Hack Facebook online": un sito (http://www.hacking-facebook.com, schermata qui accanto) che sembra essere gestito da esperti informatici dell'Ucraìna e promette, in cambio di cento dollari pagabili tramite Western Union, di entrare in qualunque profilo di Facebook, leggerne il contenuto e prenderne eventualmente il controllo.
Un servizio che fa gola a tanti ficcanaso e vandali della Rete, ma che secondo la società di sicurezza Panda Security è in realtà una truffa ben congegnata.
Il sito infatti offre una dimostrazione gratuita che gli conferisce apparente credibilità: dando l'identificativo numerico di un utente di Facebook, il sito restituisce il suo nome. Ma in realtà questo è un dato che non richiede alcuna intrusione per essere acquisito. Poi il sito sembra effettuare una complicata analisi per alcuni minuti e dice di aver ottenuto la password dell'utente-bersaglio.
Ma se la vogliamo conoscere, dobbiamo pagare. E farlo tramite Western Union, che è una forma di pagamento difficilmente tracciabile e senza alcuna possibilità di restituzione: una volta mandati, i soldi sono mandati.
Nessuno contesterà se il sito non offre quanto promesso, perché rivolgersi alla polizia dicendo "Ho chiesto loro di rubare la password alla mia fidanzata e loro invece si sono tenuti i soldi" non è un buon modo di cominciare la giornata.
L'indizio rivelatore, secondo la società di sicurezza che ha indagato sul caso, è che il sito Hacking Facebook dice di essere in attività da oltre quattro anni, ma il nome di dominio è stato registrato da qualcuno che sta a Mosca solo pochi giorni fa. Al momento in cui scrivo, il sito è quasi inaccessibile e non è da escludere che traslocherà presto altrove per fare nuove vittime.
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