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2009/11/13

Fissare le capre e ucciderle? Cominciamo dai criceti

Il vero uomo che fissa le capre


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

La storia raccontata nel film L'uomo che fissa le capre, sugli schermi dei cinema in questi giorni, è talmente demenziale e assurda che molti penseranno che si tratti di un parto dell'allegra fantasia di George Clooney. Ma in realtà il film si basa su una storia vera, e non c'è di che star tranquilli.

Non tanto per le capre: per carità, quelle non corrono alcun pericolo. Ma per noi, perché la vicenda rivela le follie di certi governanti e militari ai quali sono affidate, che ci piaccia o no, le sorti del mondo.

Prendete per esempio il generale Hopgood, il personaggio che nel film vuole attraversare i muri con il pensiero. Esiste veramente. Si chiama Albert Stubblebine ed è un ex major general dell'esercito degli Stati Uniti. La sua vicenda e le sue credenze a dir poco eccentriche (dalla levitazione alla telepatia alla presenza di macchine aliene su Marte) sono documentate dalla sua frequentissima partecipazione a programmi americani come l'Alex Jones Show, popolato da persone che sostengono per esempio che il governo USA stia cospirando per l'uccisione in massa dei propri cittadini (ci sarebbero campi di sterminio già pronti, costruiti dalla FEMA).

E fin qui pazienza, direte voi. Ha le proprie credenze, frequenta degli svitati, che male fa? Il problema è che Stubblebine intraprese gli esperimenti sull'attraversamento dei muri con l'avallo delle autorità militari. Membri delle forze speciali furono realmente chiamati a fissare capre con l'intento di ucciderle con lo sguardo, perché fra i militari c'era chi pensava che la cosa potesse funzionare ed essere applicata in guerra per far fuori il nemico e attraversare impunemente le sue difese. E Stubblebine, pur avendo queste idee, fu mantenuto a capo dello United States Army Intelligence and Security Command, che si occupava di spionaggio, controspionaggio e intercettazioni.

Lo spezzone che potete vedere qui sotto è tratto dal documentario The Men Who Stare at Goats, di Jon Ronson, e mostra Albert Stubblebine che spiega la sua teoria di come si attraversano i muri: gli atomi sono per lo più spazio vuoto, per cui basta allineare gli spazi vuoti degli atomi del corpo con quelli del muro, e il gioco è fatto. Questo viene detto da un ex militare laureato in ingegneria chimica.



Stubblebine, fra l'altro, è uno degli esperti di Giulietto Chiesa nel video “Zero”, che sostiene varie tesi di complotto intorno agli attentati dell'11 settembre, come raccontato in dettaglio nel blog Undicisettembre.info. Il mondo è piccolo.

L'altra persona nel video è Guy Savelli, che afferma di aver condotto esperimenti militari per uccidere delle capre con il pensiero e mostra una videocassetta di questi test. Poi spiega di aver ucciso recentemente il proprio criceto con lo sguardo, e ne mostra un video.

La realtà, insomma, supera la fantasia ancora una volta. Divertiamoci con l'ultima fatica cinematografica prodotta da Clooney, ma ricordiamoci che chi mette in posti chiave gente che fissa le capre è chi ha in mano il bottone nucleare.

Michael Shermer presenta un bel commento al film su Skepticblog, dando alcune cifre: l'esercito USA spese 20 milioni di dollari nel programma Star Gate per colmare il presunto “divario paranormale” rispetto all'Unione Sovietica. E secondo Wired, le forze armate statunitensi spendono tuttora milioni in Reiki, meditazione trascendentale e “bioenergia”. Il consiglio di Shermer, che condivido, è di non fermarsi alla fantasia del film ma scoprire l'incredibile ma ben documentata realtà del documentario di Jon Ronson. Se non riuscite a procurarvelo, leggete il suo libro, inizialmente presentato in italiano con il titolo Capre di guerra e oggi ripubblicato con lo stesso titolo del film.

Il manuale operativo del First Earth Battalion (chiamato New Earth Army nel film), ossia il gruppo di soldati paranormali propugnato da Stubblebine e colleghi, è scaricabile. Da non perdere. Gli anni Settanta erano l'epoca del mettere i fiori nei cannoni, ma di fronte a certi sprechi sarebbe interessante sapere cosa c'era invece nelle canne.

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