Richieste di pagamento dalla Germania per software mai comprato? Non siete i soli, prudenza
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Ricevo da un lettore e ascoltatore ticinese una segnalazione di un raggiro che sta prendendo di mira varie persone della zona: una lettera, proveniente da un avvocato tedesco, Olaf Tank di Osnabrück, che richiede un pagamento di oltre cento euro riferito a software o servizi che sarebbero stati attivati dall'ascoltatore.
Se avete ricevuto lettere analoghe, contattatemi via mail scrivendo a disinformatico@rsi.ch.
La lettera cita come creditore una società tedesca, Antassia GmbH, e un sito, Top-of-software.de. Il sito distribuisce programmi gratuiti, come OpenOffice.org, ma per accedere ai programmi chiede un'iscrizione di 96 euro l'anno per due anni: totale 192 euro. Va notato che gli stessi programmi sono scaricabili gratuitamente e senza alcuna iscrizione presso i siti dei rispettivi produttori.
Di fronte alla richiesta di pagamento, il lettore ha fatto la cosa giusta: ha cercato in Google i dati del mittente e ha trovato questo comunicato stampa di Verbraucher.de che mette in guardia contro questo genere di richieste.
I nomi di Olaf Tank e di Antassia ricorrono parecchio in Rete in circostanze analoghe, per esempio presso il sito austriaco Europakonsument.at, che fornisce delle lettere preimpostate di contestazione. Computerbetrug.de parla di "migliaia" di utenti Internet che hanno ricevuto richieste di pagamento analoghe dalla stessa fonte e suggerisce di non lasciarsi intimidire: le associazioni di difesa dei consumatori sono già attive su questo caso.
Ci sono inoltre segnalazioni di singoli utenti, come questa o questa presso Anti-scam.de, dove si parla di una recente condanna del suddetto Olaf Tank e altri. L'associazione svizzera di difesa dei consumatori K-tipp.ch ha una chilometrica lista dei siti che fanno capo alle attività di Olaf Tank, che sono documentate da almeno tre anni.
C'è anche un servizio televisivo del programma Akte dell'emittente tedesca Sat1, disponibile su Youtube, che spiega molti dettagli e retroscena dell'intricata vicenda di Olaf Tank e dei suoi soci, compresi i loro guai giudiziari. Se volete vedere in faccia questi imbroglioni e il tenore di vita che si possono permettere grazie alle loro attività, date un'occhiata anche a questo video. Se ne sono occupati anche le emittenti ZDF (video qui) e RTL (video qui).
Quasi tutte queste informazioni sono in tedesco, ma Stoppbetrug.ch ha un elenco di raccomandazioni generali in italiano su come procedere in questi casi: non perdere la calma, non pagare in nessun caso, e non inviare documenti d'identità o altra corrispondenza al di fuori di una lettera raccomandata di ricorso e contestazione, basandosi sui modelli predisposti dalle associazioni di difesa dei consumatori.
Soprattutto, però, è importante prevenire questo genere di problemi, evitando di navigare a casaccio e senza leggere con attenzione le ingannevoli avvertenze scritte in piccolo in questi siti, come mostrato qui accanto, ed evitando di comunicare i propri dati personali (nome, cognome, indirizzo) a qualunque sito di cui non si sia assolutamente sicuri. Il prezzo di una disattenzione può essere molto alto.
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