Se avete letto titoli come I vostri orologi sono indietro di sei minuti (e la ragione è politica) (Corriere della Sera), Gli orologi in Europa sono in ritardo di 6 minuti per una disputa sulla corrente elettrica (Il Post) oppure I nostri orologi e sveglie in ritardo di sei minuti, la colpa è di Serbia e Kosovo (Repubblica; i link sono intenzionalmente alterati) e vi state chiedendo se la notizia è una bufala, la risposta è sì, perlomeno nei titoli, che sono poco chiari.
Non è vero che tutti gli orologi sono indietro di sei minuti: lo possono essere alcuni. Specificamente, possono esserlo gli orologi che usano la frequenza della rete elettrica (50 Hz) per scandire il tempo, per esempio gli orologi dei forni elettrici, certi tipi di sveglie alimentate dalla corrente domestica, e così via. Il vostro orologio da polso, quello del telefonino e qualunque altro orologio che non dipende dalla frequenza della rete elettrica non è colpito da questo problema. Non c’è nessun dramma temporale collettivo.
La notizia è stata titolata male da molte testate, ma immagino che se avessero titolato Alcuni orologi in ritardo sono indietro di sei minuti ci sarebbe stato un meritatissimo chissenefrega collettivo. Scaturisce da un comunicato tecnico molto preciso dell'Entsoe, un ente che rappresenta una quarantina di gestori di reti elettriche nazionali in Europa. È vero che una disputa politica fra Serbia e Kosovo è alla radice di uno squilibrio nella generazione di energia elettrica che si è diffuso in buona parte d’Europa sotto forma di errore di frequenza, e che questo errore causa rallentamenti in alcuni orologi che usano questa frequenza come riferimento.
Ma se avete un orologio che dipende dalla rete elettrica e vedete che ritarda, mettetelo a posto: fine del problema. La frequenza corretta, nel frattempo, sembra essere già stata ristabilita, stando ai dati di stamattina.
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