Non ci sono più i virus di una volta? Ci sono, ma stanno dormendo e prima o poi si sveglieranno
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C'è un caso, in particolare, che sta mettendo in agitazione da tempo gli addetti ai lavori. Nei primi mesi del 2009 c'è stato infatti un notevole allarme per Conficker, che sembrava destinato a ripetere gli exploit da prima pagina degli illustri (o infami) predecessori succitati, avendo infettato con successo per esempio le reti informatiche della Camera dei Comuni e di vari ospedali nel Regno Unito e delle forze militari francesi, tedesche e britanniche. Poi più nulla. Il primo d'aprile, data prevista di attivazione del virus (più propriamente worm), doveva esserci la catastrofe, ma non c'è stata. Cos'è successo?
Conficker non è stato debellato: è ancora là fuori, in letargo, e gli esperti si stanno chiedendo quando si sveglierà e che cosa combinerà. Secondo le ricerche del Conficker Working Group, il team di specialisti formatosi proprio per gestire questa specifica minaccia dormiente, il worm ha infettato sproporzionatamente i sistemi informatici in Africa, in America Latina e nei paesi in via di sviluppo, e al momento è presente in tutto il mondo dentro circa sei-sette milioni di PC Windows. Secondo il CWG, non c'è mai stata un'infezione così pervasiva e persistente.
Un successo senza precedenti dal punto di vista dei misteriosi gestori di questo software ostile, ma un successo che forse li ha spiazzati: si trovano fra le mani un potenziale enorme, probabilmente maggiore del previsto, e non sanno come sfruttarlo senza bruciarlo e attirare troppa attenzione. Conficker è come una bomba atomica: troppo potente per poterla usare, se non in situazioni estreme, e con il rischio di scatenare una reazione violentissima dell'avversario.
Il CWG mette a disposizione i link agli antivirus che da tempo riconoscono ed eliminano Conficker, ma l'infezione persiste. I dati per la Svizzera, per esempio, indicano quasi 2200 indirizzi IP infetti (quindi, grosso modo, altrettanti computer); quelli per l'Italia segnalano circa 150.000 indirizzi IP dai quali fa capolino Conficker. Le statistiche del CWG fanno nomi e cognomi dei provider che ospitano gli appestati, e ce n'è per tutti.
Siamo insomma seduti su un vulcano. È quindi il caso di fare qualche controllo antivirale in più, specialmente sulle penne USB e sui dischi rigidi scambiati con amici e colleghi, prima che i padroni di questo worm si sveglino e decidano di usare il loro strumento (e magari il vostro computer) per scopi sicuramente non confortanti.