Cerca nel blog

2009/04/25

Liveblogging: gli Scettici Allegri al convegno ufologico di Lugano: difendersi dai rapimenti alieni con un sorriso (e qualche ospite a sorpresa)

L'articolo è stato ampiamente aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2010/07/09 (reimpaginazione 2022/07/04). Photo credit: AT = Studio Fotografico Andrea Tedeschi, per gentile concessione.

Come preannunciato, oggi a Lugano Paradiso si tiene un convegno nel quale, fra le altre chicche, ci saranno Tom Bosco (Nexus Italia), che parlerà di scie chimiche, Antonio Urzi, che parlerà di UFO e flotillas e Giorgio Pattera, che parlerà dei rapimenti alieni a ripetizione subiti dal signor Zanfretta.

Io e alcuni membri della Società degli Scettici Allegri saremo lì per ascoltare pacificamente cosa si dice in questi convegni, vedere quale tipo di persona li frequenta e raccontarvi il tutto dal vivo in questo blog.

Se vi interessa partecipare al convegno, il programma è qui; se volete unirvi a noi, ci troveremo alle 15 davanti all'Hotel Eden di Riva Paradiso 1, a Paradiso. Dopo le relazioni degli oratori ci sarà tempo per mangiare un boccone insieme e poi partecipare alla sessione di domande del convegno dalle 20.30 in poi.

I sostenitori più accesi delle scie chimiche minacciano incursioni decisamente meno allegre della nostra; staremo a vedere se vogliono rendersi ridicoli da soli e screditare anche l'ufologia seria. Sì, perché esiste un'ufologia seria: quella che non corre in giro gridando al mistero come un gallina decapitata per ogni manciata di pixel sgranati e per ogni tafano che passa davanti all'obiettivo, ma esamina, documenta, cataloga, chiede i documenti originali e pubblica e condivide il materiale. E sbufala i cialtroni che si presentano spacciando per UFO le sorprese della Kinder invece di abbracciarli senza esitazioni (qui l'analisi di un fototecnico professionista).

Nel frattempo gli sciachimisti offrono una bella dimostrazione di apertura al dialogo e di tolleranza delle opinioni altrui:

  • Il "Comitato Tanker Enemy", ossia Rosario Marcianò, richiede a Youtube di rimuovere i video che ne rivelano comportamenti e affermazioni imbarazzanti adducendo inesistenti violazioni del copyright, con l'intento di far rivelare a Youtube i nomi di chi li ha pubblicati e inserirli nelle tragicomiche liste di proscrizione dei sostenitori delle "scie chimiche", come potete leggere nei commenti qui sotto (i dettagli saranno in un articolo separato);
  • ci accusano di furto (come se a noi interessasse rubare la loro paccottiglia);
  • e fanno sospendere, adducendo motivazioni inesistenti, anche l'asta di beneficenza su eBay in cui ho offerto il mio cappellino CIA indossato dal loro guru, Rosario Marcianò, il cui ricavato sarebbe andato all'AMREF e al RAWA. La richiesta di sospensione viene specificamente da Marcianò, che se ne vanta pure:

Un'altra bella serie di autogol, insomma. Nessun problema: i video e l'asta torneranno (aggiornamento qui sotto), insieme a qualche sorpresa; sempre all'insegna della scienza divertente, perché il miglior antidoto contro questi menagramo che vogliono incutere terrore è una sana risata in compagnia, condita dal piacere della conoscenza e da una buona mangiata. A dopo!

15:45

Non ci prendiamo troppo sul serio e vogliamo rassicurare tutti sulle nostre intenzioni non ostili.

Eccoci arrivati in sala e collegati a Internet. La sala è quasi piena, molto più di quella di Milano di pochi giorni fa. È chiaro che abbiamo sbagliato mestiere: a dieci franchi svizzeri a testa (circa sei euro), gli ufologi hanno capito tutto.

Siamo chiaramente attesi. Alcune delle persone presenti al convegno di Milano, in particolare Max (l'organizzatore del convegno milanese) e Vibravito, ci hanno già dato il benvenuto riprendendoci ossessivamente con dozzine di telecamere, manco fossimo degli alieni. Ops, paragone sbagliato.

Lo spettacolo comincia subito: sta parlando un ufologo che dice che Eisenhower incontrò gli alieni. E chi glielo va a dire che l'immagine è tratta dal Weekly World News, una delle più belle pubblicazioni-burla della storia, paragonabile come credibilità a Novella 2000 o Stop? Io no di certo, e infatti nessuno del pubblico lo fa notare. Il font e la grafica sono riconoscibilissimi.

Ecco una pagina classica del mitico Weekly World News: Hillary Clinton sceglie Bigfoot come candidato alla vicepresidenza USA, telecamere montate su mosche, alberi che fumano sigarette, e altre perle.

16:00

Pausa. La sala si vuota. Fa un caldo impossibile.

16:15

Ha iniziato a parlare Tom Bosco. La sala non è più piena come prima, ma il pubblico è comunque ragionevolmente numeroso e tanto ormai l'incasso è fatto.

Candida Mammoliti e Tom Bosco. Credit: AT.

Il repertorio della relazione è il solito. Anche Bosco sostiene che l'umidità relativa atmosferica debba essere del 70% per formare scie di condensa, il che è falso: per formarle, a patto che la temperatura atmosferica sia abbastanza bassa, è sufficiente il vapor acqueo che si crea nei motori col processo di combustione. Afferma di aver misurato la quota degli aerei e di averla trovata a 2500-3000 metri. Cita le "misurazioni" telemetriche di Marcianò, ma senza farne il nome. Dice di essere pilota con "brevetto di pilota commerciale americano." E di essere un ex militare. E allora come ci possiamo fidare?

Come fa a misurare le quote degli aerei? A occhio, perché lui è un ex militare allenato a stimare la quota degli elicotteri. Che per lui è la stessa cosa. Sarà.

Dice che in Europa le scie chimiche sono iniziate nel 1999 e che in Croazia sono iniziate proprio quando il paese ha chiesto di entrare nella Nato.

Mostra la famosa foto dell'interno del tanker, ma ha il buon gusto di dire che è una cantonata (video qui grazie a il Peyote). Non dice che gli sciachimisti l'hanno ammesso soltanto dopo che sono stati sbugiardati dagli scettici che loro tanto disprezzano, ossia da coloro che s'informano prima di dire scemenze e fanno la cosa più banale del mondo: cercare di non farsi prendere per il naso.

Mostra una foto sgranata di un aereo e ne indica un "pod", un oggetto misterioso appeso sotto le ali, circa a metà della loro lunghezza, come quello che ci sarebbe stato sotto uno degli aerei dell'11 settembre. Santo cielo, Bosco è ancora fermo alla teoria del "pod" che persino i complottisti come Mazzucco hanno abbandonato da tempo (lo sbufalamento di Undicisettembre è qui).

Peccato che l'aereo mostrato da Bosco sia semplicemente un aereo di linea russo, per esempio un Tupolev Tu-154 come quello qui sotto, noto guarda caso per il fatto che il vano del carrello è un oggetto allungato grosso modo a metà delle ali. Strano che un pilota non sappia nulla di una delle più famose categorie di aerei di linea, in servizio da decenni.

Anche i "cani solari" e i "fenomeni di diffrazione decisamente singolari" dovrebbero essere rarissimi ma non lo sono alle nostre latitudini, e questo è "sinistro". Quantificare questo fenomeno? Dare dei dati precisi, del tipo "prima era così, adesso è cosà"? Neanche per sogno.

La Nasa pubblica libretti progettati per l'"indottrinamento" dei bambini, che dicono che le scie persistenti sono normali. Vengono introdotte immagini di scie anche nelle pubblicità e e persino nei cartoni animati, come Cars e La Gang del Bosco, così la gente "a livello subliminale registra queste immagini" e s'indottrina.

Lamenta che la sua auto è coperta spesso da pulviscolo e che questo è strano. Trattenere le risate è difficile.

Credit: AT.

Sali di bario e solfato d'alluminio sarebbero i principali componenti di questa polvere. Non viene mostrata nessuna analisi.

Anche lui presenta i filamenti strani, dicendo che Pattera li spiegherà. Sarebbe "materiale insolito" e sicuramente "tecnologico".

Arriva HAARP. Sarebbe un "cannone ionosferico", che servirebbe "tra le altre cosucce" a "influenzare il clima" fino a produrre siccità e innescare terremoti. Produrebbe "gigawatt".

Immagini di hole punch cloud. Sfida "qualunque meteorologo" a spiegarle. Già fatto.

Immagini di nubi mammatus:

Bosco passa al cambiamento climatico. Che c'entra con le scie chimiche? Non lo sapremo, perché gli finisce la batteria del laptop. Sarà colpa degli Ufo che prosciugavano l'energia della batteria, come raccontava il relatore precedente a proposito della sua videocamera?

Dice che sono in corso cambiamenti climatici sul Sole, su Saturno e su Marte. Cosa vuol dire, che anche lì passano gli aerei chimici dei militari americani? Accidenti quanto sono avanti!

Corre per evitare che gli muoia la batteria del PC. Quella del suo puntatore laser è già andata. L'organizzazione del convegno è decisamente dilettantesca. Mostra foto di Ufo in concomitanza con scie. Sono solo puntini, nessun dettaglio, ingrandimenti esasperati. Potrebbero essere mosche, uccelli, qualunque cosa, ma Bosco mostra soltanto un F-117 Stealth come possibile forma corrispondente. Corrispondente a una macchiolina informe? Il pubblico frena a stento l'entusiasmo:

Credit: AT.

Parla di aerei mascherati e di scie senza aerei. Cita l'auto invisibile dei film di James Bond come prova. Fa collegamenti con l'11 settembre: anche lì visti Ufo e velivoli fermi in cielo.

17:00

Fine relazione. Pausa. Parla un relatore francese, che si esprime in inglese e viene tradotto (si fa per dire) da Tom Bosco. Già la relazione è soltanto una serie di aneddoti; sentirla al ralenti e due volte a causa della traduzione è di una noia mortale.

18:00 - Il rapimento alieno

Inizia Pattera, che parla del caso di Pier Fortunato Zanfretta (metronotte che dichiara di essere vittima di rapimento alieno ripetuto) presentando un filmato d'epoca della Rai, che ci viene chiesto di non riprendere con la videocamera. Obbediamo riprendendo il pubblico, anche se come giornalista il diritto di cronaca e di citazione mi consentirebbe comunque la ripresa.

Il filmato è una soporifera ricostruzione del "rapimento alieno" di Zanfretta che sembra un incrocio fra Star Trek turco mischiato a una telenovela, con una recitazione trash impagabilmente quanto involontariamente tragicomica. Ma davvero la Rai partoriva spazzatura di questo genere? A parte i momenti trash, con tanto di mostro alieno di cartapesta (foto qui sotto), resistere al sonno è difficile. Almeno Marcianò fa ridere.

Immagini pubblicate in forma degradata e in conformità all'Art. 10 della Convenzione di Berna (diritto di citazione).

Alcuni brani sono da antologia. Vengo richiamato fulmineamente perché ne riprendo uno spezzoncino particolarmente demenziale. Ma almeno qualche foto fatta allo schermo ve la devo presentare, altrimenti nessuno crederà quanto sia ridicola la proiezione. Sarà mica questo il vero motivo per il quale non consentono riprese? La storiella del diritto d'autore che hanno addotto è infatti una sciocchezza bella e buona. Se finisce su Youtube, la responsabilità è di chi la mette su Youtube, mica di Pattera o Mammoliti.

Vengono mostrate, sempre nel filmato Rai, le sessioni di ipnosi regressiva alle quali Zanfretta fu sottoposto dopo il "rapimento" per farglielo rievocare, con tanto di spilloni che gli trapassano la pelle della mano. Persino il medico che conduce le sessioni d'ipnosi specifica chiaramente che il paziente è sincero nel descrivere quello che crede di aver visto, ma si guarda bene dal dire che Zanfretta ha davvero visto i mostri alieni.

Aggiornamento 2010/07/09. La registrazione integrale della trasmissione Rai mostrata al convegno è disponibile qui su Rinodistefano.com. Se è disponibile lì a chiunque, perché fare tante storie sul diritto d'autore per vietare le riprese? Mah.

18:40

Finalmente termina il filmato. Pattera fornisce ulteriori dettagli, ma è tutta una serie di "si dice", "un amico di cui non posso rivelare il nome", "un procuratore di cui non ricordo il nome" (citazioni non letterali): di dati concreti nulla.

La perla finale? Pattera afferma che è importante che il lavoro di ricerca sul caso Zanfretta non sia "un tentativo di fare un libro che porti a casa dei soldi a qualcuno". E se lo dice lui, c'è da fidarsi:

Pattera al banchetto di vendita del suo libro a 18 euro, durante il convegno di Lugano. Photo credit: Rodri Van Click.

Pattera aggiunge che Zanfretta "non ci ha guadagnato niente, ci ha solo rimesso". Altri sembrano essere stati più fortunati.

18:55

Fine relazione. La Società degli Scettici Allegri va a cena a commentare e stare in compagnia.

21:10

Rientriamo in sala per la sessione finale. La sala è semideserta. Manca persino Candida Mammoliti, padrona di casa e organizzatrice del convegno, o almeno così dice Pattera. Dell'astronauta Paolo Nespoli, la cui presenza era prevista dal programma con un furbesco "possibile" di precisazione, manco l'ombra. La prossima volta che faccio una conferenza, devo ricordarmi di annunciare la "possibile presenza" di Cicciolina e di Brad Pitt.

Tom Bosco è presente e ascolta Pattera che presenta altri dettagli degli esami psicologici svolti sul povero Zanfretta, ipnosi compresa. La descrizione è talmente soporifera che alcune persone (non dei nostri) chiacchierano fra loro. Il programma prevedeva che dopo cena ci fosse lo spazio per un dibattito, non un monologo dei relatori.

Pattera mette in relazione i colori con i livelli spirituali, con un discorso farcito di termini psicologici e neurologici a vanvera che fa inorridire la psicologa degli Scettici Allegri.

Sala quasi deserta. Credit: AT.

21:30.

Pattera continua a parlare senza concludere nulla di significativo. Si sofferma anche a disquisire sul numero di ventose che avrebbero gli alieni di Zanfretta sulle mani rispetto agli alieni di Roswell. Non sembra proprio che qui si voglia dare spazio alle domande, neanche a quelle del pubblico amico, figuriamoci a quelli dei dubbiosi. Un ottimo metodo per non dover fare i conti con un contraddittorio. Il tedio ha il sopravvento su alcuni presenti.

Credit: AT.

Pattera dice che Zanfretta ha un oggetto che gli è stato consegnato dagli alieni. Lo tiene in una caverna che secondo Pattera è un passaggio verso "un'altra dimensione". Mostra un disegno che ricostruisce la forma l'oggetto, che sempre secondo Pattera doveva essere consegnato a "Heineken". Giuro.

Si blocca. Ha un dubbio. Non ricorda il nome. A lungo. Poi finalmente gli sovviene il nome giusto: "Hynek!". Che è soltanto il nome del più illustre ufologo della storia. È come se un insegnante di storia si dimenticasse il nome del piccoletto che ha perso a Waterloo. La fetta ancora cosciente del pubblico ride.

Pattera cita come fonte probatoria il National Enquirer (altro giornale scandalistico famosissimo; tanto vale citare Le Ore come manuale di ginecologia) e altri articoli di giornale. Ma se c'è l'oggetto alieno, perché perderci con tutti questi dettagli vaghi? Non possiamo esaminare l'oggetto e tagliare la testa al toro? Avremmo in mano la prova provata, oggettiva, tangibile, delle visite aliene; gli ufologi dimostrerebbero all'universo mondo che hanno ragione e che gli scettici avevano torto. Infatti è quello che all'alba delle dieci meno dieci gli chiede il pubblico quando finalmente viene dato spazio alle domande, dopo l'applauso più tiepido della storia.

Pattera tergiversa e adduce una serie di spiegazioni assurde: gli alieni hanno vietato ad altri di vedere l'oggetto, alcune persone hanno provato a pedinare Zanfretta verso la caverna ma sono state seminate. Pattera dipinge il povero Zanfretta come un imbecille, dicendo che è incapace persino di usare una macchina fotografica per documentare l'oggetto. Si scaglia tanto contro gli scettici che non credono alla sua storia, ma forse non si rende conto che il primo a dare dell'idiota a Zanfretta è proprio lui.

Qualcuno del pubblico formula la stessa domanda che era venuta spontanea a uno dei miei figli nel raccontargli la storia di Zanfretta: ma perché gli alieni continuano a rapirlo e poi rilasciarlo subito dopo, invece di tenerselo una volta per tutte? Risata generale. Pattera risponde seccato con una battuta: preferirebbe che rapissero qualcuno del CICAP, per levarselo di torno. Autogol: una buona metà dell'esiguo pubblico ribatte "Almeno!", visto che un rapimento alieno di un membro CICAP permetterebbe anche agli scettici di confermare le tesi ufologiche e di non essere più bersagliati da insulti per aver osato chiedere prove concrete.

Io a questo punto me ne devo andare per sopraggiunti limiti di tedio*, ma altri amici più resistenti di me rimangono. Quello che succede in mia assenza dovrà aspettare l'arrivo dei resoconti video. Garantisco, stando alle prime voci, che ne vale la pena. Intanto godetevi le altre immagini scattate dal fotoreporter Andrea Tedeschi, qui.

* Non avrei voluto scriverlo perché la mia vita privata è affar mio, grazie, ma visto che ci sono anime piccole che mi accusano di essere fuggito pavidamente per evitare il periglioso confronto, aggiungo che dovevo andare a prendere mio figlio Liam a una festa a quell'ora e avevo ingenuamente osato sperare che la sessione di domande non sarebbe iniziata con quasi un'ora e mezza di ritardo sul programma.

L'ospite che non fu: il colonnello Giuliacci

La prolissità interminabile degli oratori e la scelta molto discutibile di differire tutte le domande al dopocena e di riempire lo spazio delle domande con altri cinquanta minuti di conferenza di Pattera hanno impedito una partecipazione che avrebbe sicuramente dato spunti interessanti per tutto il pubblico, scettico o credenti: quella del colonnello Mario Giuliacci, noto meteorologo del Centro Epson Meteo (sue le previsioni meteo al TG5; foto qui accanto, tratta da Wikipedia).

Giuliacci, insieme a un altro collega del Centro, mi aveva infatti dato la sua disponibilità a partecipare telefonicamente al dibattito per rispondere alle asserzioni presentate dai relatori e alle domande del pubblico: durante il convegno, Tom Bosco ha appunto sfidato "qualunque meteorologo" a rispondere alle sue tesi, e questa sarebbe stata l'occasione per raccogliere la sfida e dare al pubblico anche l'altra campana oltre a quella dei relatori.

Io e gli Scettici Allegri avevamo a disposizione tutto il necessario per far ascoltare la telefonata ai presenti. Ma non mi è sembrato corretto abusare della disponibilità di Giuliacci e del collega oltre una cert'ora, per cui pubblico qui il commento del colonnello sul tema generale delle scie chimiche, mandatomi per l'occasione:

Le scie di condensazione sono un fenomeno noto da almeno 60 anni, ovvero da quando gli aerei a reazione si sono spinti fino a quote di 8000-10000 metri ove le temperature abbondantemente sotto zero (fino a meno 50/60 gradi) provocano la immediata condensazione del vapore acqueo emesso come prodotto di combustione sotto forma di nube visibile appunto come scia. Quindi il fenomeno non ha nulla di misterioso né vi sono rischi per la nostra salute.

L’umidità dell’aria a quelle quote è importante ai fini della persistenza delle scie: se l’umidità è molto scarsa, le scie evaporano quasi all’istante; con umidità superiore al 70% le scie invece persistono per vari minuti o ore, a seconda della intensità e della turbolenza del vento nella alta atmosfera. Tuttavia nel costante “chiacchiericcio“ in atto sulle scie di condensazione da almeno 2 anni, destano meraviglia, stupore e anche preoccupazione due aspetti:
  1. La protervia con cui alcuni gruppi insistono nel sostenere una tesi, quelle delle scie chimiche, priva di qualsiasi supporto scientifico, sostenendo addirittura complotti di militari contro il clima e l’ambiente, con i propri governi che sarebbero gli unici a non essere a conoscenza di tali complotti.
  2. Il silenzio sulla vicenda da parte dei supremi organi scientifici nazionali e delle strutture militari chiamate in causa. Un silenzio probabilmente dovuto al fatto che si intende, giustamente, ignorare teorie prive di qualsiasi scientificità, ma che in questa particolare vicenda ovviamente contribuisce ad alimentare la tesi delle scie chimiche.

Bene, sciachimisti: questa è una posizione formale di un meteorologo. Di uno che il cielo lo conosce per lavoro, non per sentito dire. Le "scie chimiche" non hanno nessun supporto scientifico. Tutto quello che avete presentato fin qui come presunta prova è fuffa. Ve la sentite di dargli del bugiardo?

Sciachimismo soft

Tom Bosco è stato estremamente felpato nelle sue affermazioni. Nessuna accusa a piloti e controllori di volo o militari, italiani o stranieri (anche se la loro omertosa complicità è implicita nelle sue tesi); nessun accenno significativo a malattie come il Morbo di Morgellons e altri dogmi dello sciachimismo estremo.

L'unica novità interessante è che Bosco sostiene che alcuni dei fenomeni insoliti che gli sciachimisti osservano in cielo sono sì spiegati dalla meteorologia, e questo parrebbe già un passo avanti, ma sono comunque strani perché sono diventati troppo frequenti. Troppo rispetto a cosa, a quando o a quanto, Bosco non lo dice. Di cifre e dati concreti, manco l'ombra.

È un classico espediente del cospirazionismo: lo Spostamento dei Paletti. Prima sostenevano che i fenomeni che osservavano in cielo erano impossibili da spiegare come fenomeni naturali; poi, a furia di essere sbufalati da chi segnalava che erano invece fenomeni ben noti alla meteorologia e all'aeronautica, hanno cambiato versione. Adesso i fenomeni sono ben noti, ma sono diventati troppo ricorrenti.

Un'esperienza da fare una volta nella vita. Due no

Il simposio di Lugano è stato decisamente tedioso, ma è stato utile per rendersi conto concretamente di cosa viene detto in raduni come questi: un sacco di aria fritta. Una volta esaminate con occhio distaccato le ore di discorsi, ci si accorge che sono soltanto parole in libertà partorite da un abuso esagerato di paroloni pseudoscientifici, disseminati a casaccio in una narrazione senza capo né coda; che i video sono dilettanteschi e proposti senza alcuno spirito critico; che gli oratori sono prolissi, impreparati e inconcludenti fino all'esasperazione; e che i contenuti concreti sono zero.

Finché non ci si va, non ci si rende conto davvero del vuoto pneumatico che permea questi convegni. Per cui andateci. È l'unico modo per capire perché l'ufologia e lo sciachimismo non vengono presi sul serio: perché di serio non hanno niente, ma proprio niente. Vedere per (non) credere.

Torna all'asta il cappellino indossato da Marcianò

Eccolo qui, nonostante i tentativi di boicottaggio.

L'oggetto alieno è made in Japan?

Dyk74 mi segnala una chicca: secondo lui, i simboli extraterrestri dell'oggetto alieno sono stranamente simili ai caratteri giapponesi in stile Hiragana. Sarà un caso? Noi di Noiager crediamo di no.

Nessun commento: