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2009/04/16

Biowashball non solo non lava: può sporcare

Biowashball: senza detersivo trasforma la lavatrice in una bomba batteriologica


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Ritorno su un argomento che ha suscitato accesissime discussioni e fior d'insulti, ossia la Biowashball e tutto l'arcipelago di palline magiche per lavare senza detersivo e varianti sul tema (sacchetti per lavastoviglie, per esempio), per due aggiornamenti molto importanti.

Il primo è che Altroconsumo ha testato la pallina, ottenendo gli stessi risultati di Mimandaraitre, del Salvagente e di Pattichiari (come descritto qui e qui): stroncatura totale.

Con Biowashball, la palla che fa il bucato senza usare il sapone, si ottengono gli stessi risultati che l[a]vando con sola acqua... abbiamo sottoposto la palla verde alla prove con cui normalmente testiamo i detersivi da bucato... abbiamo realizzato tre prove, con gli stessi tessuti, macchiati come sempre di sporco standard: un lavaggio in lavatrice con un buon detersivo; uno con sola acqua; uno con acqua e Biowashball usata secondo le istruzioni... lavare con Biowashball o con sola acqua è uguale. L'efficacia rispetto al detersivo è dimezzata.

Ma allora, vi chiederete, perché sembra che molte persone siano soddisfatte dei risultati ottenuti con questa palla? La spiegazione, probabilmente, è semplice: perché tutti abbiamo ormai l'abitudine di lavare indumenti non molto sporchi, che un semplice bucato con sola acqua già rende puliti. Se amate l'ambiente, dunque, non spendete i 35 euro di Biowashball: limitatevi a usare meno detersivo.

Chi si è fidato della promozione offerta da Beppe Grillo alla Biowashball nei suoi spettacoli ora dovrà aggiungere, si presume, anche la redazione di Altroconsumo all'elenco dei disinformatori prezzolati, insieme al CICAP, alle altre redazioni dei programmi di difesa del consumatore citate sopra e ai tecnici del CNR interpellati da queste redazioni.

C'è di più. Leggendo la recensione breve della Biowashball pubblicata online da Altroconsumo (la cui versione cartacea dovrebbe includere maggiori dettagli) potrebbe venire il dubbio che comunque lavare con la pallina al posto del detersivo sia comunque accettabile. Specialmente se avete già comperato la pallina e il vostro bucato viene pulito, perché no?

Perché no. Salvo che vogliate lavare i vostri panni in un simpatico brodino di batteri. Mi scrive infatti Silvia Palladini, dottoressa in chimica, che da alcuni anni svolge ricerca nel campo delle formulazioni di detersivi a basso impatto ambientale. Pubblico con il suo permesso due sue considerazioni molto interessanti:

Condivido il parere del collega dr. Angioni [il chimico che si è occupato del caso Biowashball per il CICAP] sulle varie affermazioni di carattere tecnico presenti sul sito biowashball.ch. Il fatto che la Biowashball possa deodorare i capi e trattenere qualche particella di sporco e' probabilmente da attribuirsi a fenomeni di adsorbimento da parte delle ceramiche porose contenutevi.

Questo spiegherebbe le numerose segnalazioni (che posso confermare personalmente dai miei test) di un leggero effetto deodorante della Biowashball. Ma la cosa ancora più interessante è questa (le evidenziazioni sono mie):

Il fatto pero' che tale dispositivo sia in grado di "eliminare i germi patogeni nell'acqua della vostra lavatrice" e' un'affermazione quantomeno pericolosa a farsi: nella lavatrice sono presenti tubazioni che svolgono un effetto "sifone", per cui non si svuotano mai dall'acqua e, soprattutto per questa ragione, la macchina andrebbe lavata con un agente disinfettante (candeggina diluita o simili) ogni qualche mese, per evitare il proliferare di batteri e muffe; l'utilizzo del detersivo a ogni lavaggio tutela solo in parte da questa proliferazione.

Gli utenti potranno facilmente immaginare che cosa puo' succedere in una lavatrice se si lavano i capi (specialmente la biancheria intima) con un agente lavante di scarsa efficacia o anche con sola acqua: a lungo andare, senza che ce ne si accorga ci potra' essere proliferazione di batteri e funghi, alcuni dei quali introdotti tramite i nostri stessi capi di vestiario.

Cio' che intendo dire e': non serve disinfettare la macchina a ogni lavaggio (i nostri anticorpi ci proteggono a sufficienza da quei pochi batteri presenti, a patto che si usi abitualmente un detersivo efficace e che ogni tanto si lavi la macchina con un po' di candeggiante), ma non e' neppure il caso di lavare solo con acqua, trasformando la macchina in un'incubatrice per microorganismi...

Non siete convinti? Pensate ancora che sia tutto un complotto delle multinazionali del detersivo? Certo che è strano che a nessuno venga mai il dubbio che possa essere un complotto delle multinazionali delle palline di plastica, ma pazienza. Vi propongo un test.

Beppe Grillo dice nei suoi spettacoli che usa la Biowashball per il proprio bucato. Ora chiedetevi seriamente: adesso che sapete questa faccenda dei batteri incubati nella lavatrice, indossereste un paio di mutande di Grillo lavate con Biowashball?

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